Vite al Limite. Tra i pazienti più controversi del Dr. Nowzaradan c’è sicuramente Mark Rutland. Il conflitto con il medico è stato assolutamente evidente. Qual è la storia del paziente e che fine ha fatto.
Se siete spettatori del canale Real Time sicuramente vi sarà capitato di vedere la docu-serie “Vite al Limite”. Il titolo originale è “My 600 lb life”; nel programma vengono raccontate le storie di resilienza di pazienti affetti da obesità patologica (hanno tutti un peso di circa 300 kg), seguiti dal medico specialista di origine iraniana Younan Nowzaradan.
Il protagonista di una puntata del programma è stato Mark Rutland. L’uomo è apparso nell’undicesima stagione. All’inizio del suo persorso pesava 324 kg. Originario di Orlando, in Florida, la sua vita è stata segnata dalla lotta quotidiana con la sua mole imponente e le relative conseguenze. Era sempre dipendente dagli altri, costretto praticamente all’immobilità. Poteva svolgere unicamente un lavoro da casa. Per questo motivo era determinato a cambiare abitudini e a chiedere aiuto al rinomato chirurgo bariatrico, il Dottor Younan Nowzaradan.
Vite al limite, il percordo si Mark Rutland: il pesante conflitto con il Dr. Nowzaradan
Nell’episodio a lui dedicato, Mark Rutland ha descritto la sua tortura quotidiana, combattendo perennemente con il peso. La sua condizione fisica esercitava un potere negativo sia a livello fisico che psicologico.
Soffriva di dipendenza da cibo, si abbuffava di alimenti da fast food che, con il tempo, avevano fatto lievitare la sua figura. Mark si è recato a Houston, in Texas, dove si trova la clinica del celebre dottore televisivo. Il suo percorso è stato parecchio diverso rispetto agli altri pazienti. Tutti, infatti, supplicano il dottor Nowzaradan per avere il via libera a un intervento di bypass gastrico.
Lo stesso chirurgo, però, non dà mai il consenso se prima non ha avuto prova dell’effettiva determinazione dei partecipanti al programma di voler cambiare abitudini e stile di vita. Li sottopone prima a una dieta rigida, invitandoli a perdere peso inizialmente solo con la proprie forze e alla volontà personale.
Per Mark il processo è stato al contrario. Il medico, infatti, era favorevole all’intervento nel suo caso. Tuttavia, Mark lo ha rifiutato e ha deciso di continuare il suo percorso da solo. Grazie alla dieta ha perso oltre 60 kg. Nonostante i suoi cari gli consigliassero l’operazione, lui è rimasto saldo nella sua decisione.
In un’intervista, Mark ha dichiarato che considerava l’intervento chirurgico un imbroglio, andando praticamente contro le metodologie del celebre medico di “Vite al Limite”. Non crede nel suo approccio e, finché avrà prova di potercela fare da solo, rifiuterà la chirurgia come opzione.