Come è cambiata la vita di Aaron dopo Vite al Limite? Una storia di successo come la sua sembra non esserci.
Vite al Limite è un programma che divide. Da un lato attira l’attenzione di tanti curiosi che vogliono sapere come, persone fortemente obese, sono riuscite a perdere peso o almeno provarci. Dall’altro invece c’è chi sostiene che sia una sorta di spettacolarizzazione del dolore. La polemica più forte era nata quando l’hype attorno ai pazienti che non ce l’avevano fatta era salito alle stelle per via di alcuni articoli e speciali televisivi sul tema.
Va detto però che le storie di successo dei pazienti del Dottor Nowzaradan ci sono e sono anche piuttosto importanti. Un esempio su tutti riguarda il partecipante a Vite al Limite che veramente ha stravolto la sua esistenza diventando “Nutrition Health Coach”, una versione americana del nostro nutrizionista. Un successo veramente importante e un percorso straordinario che merita di essere raccontato.
La storia di successo di Aaron Washer
Vite al Limite racconta le storie di persone fortemente sovrappeso. I pazienti che decidono di chiedere aiuto al programma e, di conseguenza, al Dottor Nowzaradan pesano sempre più di 300 chili e le loro condizioni di salute non sono mai buone. L’organismo fa fatica ad assolvere a tutte le sue funzioni vitali ed è anche per questo che molti casi clinici non finiscono per il meglio.
La storia di Aaron Washer però è differente ed è una di quelle di maggior successo di tutto lo show. Il giovane si era rivolto al team della clinica di Houston per perdere peso. La sua volontà era forte: voleva il bypass gastrico per riprendere in mano la sua vita, ma soprattutto per poter essere lui a prendersi cura del padre 70enne e non viceversa come stava succedendo.
Questa volontà così ferrea ha fatto sì che Aaron di Vite al Limite sia riuscito a seguire la dieta, a perdere peso, a sottoporsi all’intervento e poi a continuare a condurre una vita sana. Sui social fino al 2019 ha aggiornato i suoi fan in modo costante, soprattutto anche delle condizioni di salute del padre. Alla morte di quest’ultimo a maggio 2019 Washer ha deciso di chiudere i social, almeno quelli pubblici, e di concentrarsi sulla sua vita personale. Scelta azzeccata, perché senza distrazioni ha continuato la sua remise en forme ottenendo ottimi risultati. Si è spostato nel 2020 e nel profilo social che ancora si può vedere, tra le informazioni pubbliche, pare che per un periodo ci fosse la definizione di Nutrition Health Coach. La sua storia quindi è una di quelle che danno il giusto lustro a Vite al Limite, senza spettacolarizzazione del dolore, ma con la giusta luce ai successi che si possono ottenere con una vita sana.