Rivoluzione in vista per chi effettua viaggi in Europa: dal prossimo 10 novembre cambia tutto, ecco cosa sapere per evitare sorprese.
La globalizzazione ha intensificato gli spostamenti di merci e persone fra i vari continenti e chiunque abbia una certa dimestichezza con voli di oltre 4 ore sa bene che, uscendo dai confini dell’Unione europea, i controlli in aeroporto diventano più approfonditi e meticolosi. Lo stesso vale per chi entra in uno o più dei 27 Stati membri, ma le regole per questi viaggiatori stanno per subire un’importante modifica.
A partire dal 10 novembre 2024, infatti, i milioni di visitatori provenienti ogni anno da Paesi extracomunitari dovranno possedere determinati requisiti per accedere al Vecchio Continente, come stabilisce il regolamento Ue 2017/2226. La Commissione europea ne aveva parlato per la prima volta due anni fa, salvo poi rinviare il tutto prima al 2023 ed infine a quest’anno.
La nuova procedura punta a mantenere il cosiddetto “pugno di ferro” contro il terrorismo ed altri crimini, facendo in modo però di accelerare i tempi di registrazione dei dati di chi entra in Europa. Vediamo quindi in che modo si prevede di attuare tale rivoluzione che, a parere di alcuni, potrebbe causare non pochi problemi organizzativi.
Come anticipato, la data di avvio del regolamento dovrebbe essere il 10 novembre 2024: “Sono legalmente richiesti diversi passaggi prima che la Commissione possa prendere la decisione formale – ha spiegato la commissaria Ylva Johansson – ma sono orgogliosa di rivelare oggi che il 10 novembre è la data obiettivo“.
Coloro che entreranno nell’Unione europea per una breve permanenza saranno sottoposti a controlli mediante l’EES, un sistema di ingressi/uscite centralizzato. Tale sistema informatico registrerà gli arrivi e le partenze dei visitatori extracomunitari, a prescindere dal fatto che abbiano o no diritto all’accesso senza visto.
A differenza di quanto accade attualmente, la timbratura dei passaporti non verrà più eseguita manualmente, bensì in modo automatizzato. Secondo Bruxelles, ciò dovrebbe garantire maggiore contezza delle persone che varcano i confini dell’Ue e della durata del loro soggiorno. Saranno registrati il nome, la tipologia di documento, le impronte digitali e i volti dei passeggeri, compresi gli eventuali rifiuti di accesso.
Sarà pertanto necessario che i cittadini extracomunitari che programmano di spostarsi in Europa effettuino la registrazione nell’EES. I loro dati resteranno memorizzati nel sistema per tre anni, in modo che per tutto questo arco di tempo potranno viaggiare all’interno dell’Ue senza necessità di ripetere la procedura.
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