Dal primo novembre scorso sulla piattaforma di streaming è stato pubblicata la sua ultima fatica, in catalogo ora un’altra gemma.
Il pubblico ha apprezzato particolarmente Nuovo Olimpo, il nuovo film di Ferzan Özpetek distribuito da Netflix. La nota piattaforma da tempo ha cominciato a inserire nel proprio catalogo i grandi cult del regista di origini turche. Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Cuore sacro e Harem Suare sono alcuni dei capolavori che ha saputo confezionare nella sua lunga carriera dietro la macchina da presa.
A questi va aggiunto un altro lungometraggio uscito nelle sale italiane nel 2012, oltre dieci anni fa, che viene spesso ingiustamente inserito tra i suoi film minori. Eppure ha ottenuto otto candidature ai David di Donatello e nove ai Nastri d’argento e annovera nel cast attori di spicco come Elio Germano e Paola Minaccioni.
Magnifica Presenza è su Netflix, di cosa parla il film di Özpetek
Dalla Sicilia decide di trasferirsi a Roma il protagonista di Magnifica Presenza, è proprio nella Capitale che trova una nuova sistemazione. Poco dopo scopre che il suo palazzo è popolato da personaggi alquanto bizzarri, a un’iniziale diffidenza seguono legami forti quasi indissolubili. Sarà proprio il rapporto con i vicini a far prendere alla sua vita una piega inaspettata.
A vestire i panni del giovane pasticciere Pietro è Elio Germano, diretto per l’occasione da Ferzan Özpetek e affiancato nell’avventura da Paola Minaccioni. Uscito nelle sale italiane il 16 marzo del 2012 per 01 Distribution, è stato reso disponibile per lo streaming da Netflix in questi giorni. La pellicola all’epoca, nel primo fine settimana di programmazione, è riuscita a imporsi al botteghino, dietro la sorpresa Quasi amici, incassando più di un milione di euro – in Italia complessivamente oltre tre milioni.
Nonostante tutto, è spesso ignorato dai cinefili appassionati del regista nato a Istanbul che, tra le altre cose, ha farcito la sua opera di citazioni: Pirandello, Truffaut, Castellani, Pietrangeli ma anche Francis Ford Coppola, Nanni Moretti e Daniele Lucchetti.
Per non parlare della notevole colonna sonora composta da Pasquale Catalano, insieme ai brani di Perfidia di Nat King Cole, Tutt’al più di Patty Pravo e I Wish I Didn’t Love You So di Betty Hutton.
