Come in ogni abuso, anche per i farmaci spray, assunti per naso, vi sono soglie da non superare per garantire la giusta efficacia, senza effetti collaterali
Nel mondo della natura, esiste la stagionalità dei fiori, delle piante, degli alberi pronti alla fioritura; da questa deriva, in parte, la stagionalità (o almeno così dovrebbe essere) dell’alimentazione rivolta all’essere umano: i prodotti vegetali ne sono un esempio lampante (al netto dell’industrializzazione alimentare). Poche cose e condizioni sono “sempreverdi”: non lo sono nemmeno determinate malattie.
Il calendario solare e il cambio delle stagioni segnalano, in fondo, la mezzadria dei sintomi delle cosiddette, appunto, malattie stagionali. Insomma, l’inverno, con le sue fredde temperature, rappresenta il giusto veicolo per inchiodare al letto molte persone con l’annuale febbre influenzale o a ridimensionare il numero delle uscite, causa raffreddore, mal di gola o dolori ossei.
Spray nasali, cosa si nasconde dietro un utilizzo eccessivo
La stagione invernale, però, costituisce soltanto l’apice in cui il sistema immunitario è estremamente debole e soggetto alla forza dirompente di virus facilmente trasmissibili, sebbene non diffusamente pericolosi. Il vero anticipo delle dure prove che devono affrontare gli anticorpi avviene soprattutto in autunno, la stagione che già eredita dalla primavera e l’estate il problema delle allergie.
Dal mese di marzo, il vento inizia a trasportare i frutti dell’impollinazione di piante e alberi, i pollini, e questi raggiungono le vie nasali e la gola. L’irritazione dei canali e il prurito al palato sono i segnali inequivocabili; sintomi condivisi anche dalle allergie alimentari, che causano, oltre al gonfiore in viso e al prurito dietro le orecchie, anche le tipiche vertigini, difficoltà a respirare, sensazione di svenimento.
Spray nasali, le controindicazioni per eccesso d’uso
Nonostante tutto, non ci si può barricare in casa (soprattutto quando non è proprio possibile), e pertanto sono disponibili prodotti che alleviano tanto i sintomi allergici che influenzali, dispensati tra naso e gola. In particolare, sono familiari quei farmaci spray che danno sollievo alla gola o che allargano le vie aeree del naso per restituire un sano respiro.
Per garantire l’efficacia, però, non bisogna lasciarsi andare ad abusi: le controindicazioni sono infatti piuttosto serie. Guai, dunque, a fare degli spray nasali (in particolare) una dipendenza. Eccettuati gli spray all’acqua marina o le soluzioni fisiologiche, gli spray decongestionanti, contenenti molecole costrittrici, possono causare, se usati troppo frequentemente, la cosiddetta rinite da rimbalzo, ossia un’intensa congestione nasale che provoca, per paradosso, la necessità di far uso maggiormente del prodotto spray.
Col tempo, la vasocostrizione della mucosa nasale può manifestare fenomeni anche molto gravi, come l’ischemia e la necrosi di tessuti nell’area nasale. Dunque, moderazione per assumere questi utili farmaci con tranquillità.