Sempre più persone scelgono di fare la spesa online. Eppure bisogna fare attenzione alle piattaforme di vendita a cui ci si affida.
Da quando il mondo ha conosciuto la pandemia di Covid, molti hanno scoperto la comodità di fare la spesa online. Quest’abitudine non si è interrotta con la scomparsa della pandemia, in quanto sempre più persone continuano tutt’oggi a ordinare ciò che gli occorre direttamente da casa o dal posto di lavoro.
Questo perché si ha sempre meno tempo per poter svolgere attività come shopping e spesa e in questo modo si possono ottimizzare i tempi. Vi siete mai chiesti però se, quando acquistiamo prodotti alimentari online, abbiamo accesso a tutte le informazioni necessarie e di legge sui prodotti?
Un’inchiesta condotta da Altroconsumo su 12 diverse piattaforme di vendita online, ha risposto a questa domanda. Essa ha rivelato una preoccupante carenza di trasparenza e in alcuni casi una vera e propria violazione delle normative europee che dovrebbero garantire ai consumatori l’accesso a informazioni essenziali sui prodotti che acquistano.
Secondo il Regolamento europeo n. 1169 del 2011, infatti, le piattaforme di vendita online devono fornire ai consumatori le stesse informazioni che sono presenti sulle etichette dei prodotti alimentari venduti nei negozi fisici. Ma cosa ha rivelato l’inchiesta?
L’inchiesta di Altroconsumo
Le piattaforme di vendita online prese in esame sono state: Amazon/Amazon Unes, Carrefour, Conad, Coop, Cortilia, Deliveroo, Eataly, Esselunga,Eurospin, Everli, Getir, Glovo. Esse sono state divise in diverse categorie: supermercati, discount, siti di e-commerce e app di consegna a domicilio. Complessivamente, sono stati monitorati 418 prodotti alimentari che appartenevano a sette diverse categorie.
Oltre all’osservanza delle informazioni di legge Altroconsumo ha verificato la presenza delle foto delle confezioni dei prodotti, che permettono di leggere le informazioni presenti sulle etichette. Altroconsumo ha osservato anche la pratica di fornire informazioni online meno aggiornate rispetto a quelle presenti sulla confezione. Infine, è stata esaminata la disponibilità di indicazioni sulla durata dei prodotti freschi, in particolare lo yogurt.
Quali sono i risultati?
Un aspetto che distingue la spesa in negozio da quella online è la possibilità di conoscere la durata dei prodotti freschi. L’inchiesta ha rivelato che solo due piattaforme, Coop e Cortilia, forniscono alcune indicazioni in questo senso. Altre piattaforme invece, come Deliveroo e Glovo, non rispettano quest’obbligo. Insomma, l’inchiesta ha sostanzialmente rivelato che non tutti i siti di spesa online offrono un buon grado di informazione ai consumatori sui prodotti in vendita.
I siti dei supermercati e il discount Eurospin si sono rivelati i più rispettosi del regolamento ma anche la piattaforma Cortilia e l’app di consegna a domicilio Getir si sono dimostrate attente. Amazon Unes, invece, presenta informazioni disomogenee e disordinate, che possono mettere in difficoltà i consumatori. Le app di food delivery, come Glovo e Deliveroo, non riportano nemmeno le informazioni minime richieste dalla normativa.
Per quanto riguarda l’elenco degli ingredienti, le piattaforme più virtuose sono Carrefour e Coop ma meglio ancora vanno Cortilia e l’app Getir. Gli allergeni invece sono dichiarati sempre da Carrefour e Coop a cui si aggiunge Conad, oltre sempre a Cortilia e Getir. Per quanto riguarda la corretta segnalazione del produttore/importatore, il punteggio massimo lo ottengono Carrefour, Conad, Coop, Esselunga e Cortilia. Sulle dichiarazioni nutrizionali, invece, vanno tutti un po’ meno bene, tranne Cortilia che spicca sugli altri concorrenti.
Insomma, l’ideale sarebbe comunque fare la spesa al supermercato, dove potete controllare con mano tutte le informazioni da conoscere sui prodotti che acquistate. Se invece volete usufruire del servizio online, fate molta attenzione alle informazioni riportate.