Sarebbe meglio rivedere le tue abitudini, se tendi a rimanere sveglio fino a tardi: ne va della tua salute.
Anche se la sveglia il giorno dopo suona presto, per la maggior parte delle persone ormai è diventato pressoché impossibile riuscire ad addormentarsi prima della mezzanotte. Tra i pensieri e gli stimoli visivi che provengono dai device elettronici e illudono la nostra mente con la luce artificiale che sia ancora giorno, alla fine si fanno sempre le ore piccole promettendo però sempre a noi stessi il giorno dopo di andare a letto presto.
Insomma, stiamo parlando di un circolo vizioso bello e buono davvero difficile da spezzare. Tuttavia, oltre ai problemi legati al risveglio pressoché traumatico il mattino seguente – si è infatti stanchi, svogliati e poco produttivi prima ancora di uscire da casa – ci sono delle criticità che riguardano anche la salute del nostro cervello se rimane sveglio sempre fino a notte fonda.
La notte, infatti, per molti può essere davvero complicata: se durante il giorno si riescono a tenere sotto controllo tutte le angosce e le paure, di notte questo meccanismo di difesa viene meno, lasciando spazio solo a un turbamento interiore difficile persino da identificare come tale. Il punto è che superata la mezzanotte è proprio il nostro cervello a funzionare in maniera diversa causando, se non si presta la giusta attenzione, più di un problema.
È stato riscontrato come dopo la mezzanotte le emozioni negative tendano a prevalere su quelle positive a causa di un calo dei freni inibitori che si manifesta attraverso idee riconosciute oggettivamente come pericolose. Nello specifico, stando allo studio “La mente dopo mezzanotte” condotto da un team di ricercatori di diversi college americani, l’alterazione del ritmo circadiano fa sì che il nostro cervello risponda in maniera diversa nelle ore diurne e notturne.
Questa sorta di “orologio biologico”, quindi, è responsabile di diverse funzioni, una delle più importati è regolare il ciclo sonno-veglia, fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo. Tuttavia, se per una ragione qualsiasi questo ciclo non viene rispettato ed è disallineato rispetto all’ambiente esterno, il nostro benessere psicofisico ne risente eccome e questo perché il ciclo circadiano influenza sia le nostre emozioni che le nostre azioni.
Questo implica che se si tende a fare le ore piccole la notte, a lungo andare il nostro cervello subisce dei cambiamenti neurofisiologici capaci di alterare il modo in cui si interagisce con la realtà. Il controllo degli impulsi e l’elaborazione della ricompensa e delle informazioni quindi viene meno. Ma non finisce qui. Di notte, infatti, la nostra mente tende a vedere le cose peggio di quanto non siano realmente.
Le conseguenze però possono essere davvero deleterie. Se si tende a vedere tutto in maniera negativa, si attueranno solo comportamenti dannosi e si prenderanno decisioni impulsive senza pensare alle conseguenze come l’abuso di sostanze stupefacenti, pensieri di suicidio e gioco d’azzardo. Coccola quindi la tua mente e concedile il giusto riposo.
Negli ultimi giorni è emerso un inaspettato retroscena su Sonia Bruganelli e sulla sua partecipazione…
Marco Liorni a breve tornerà al timone di un'amatissima trasmissione: il conduttore andrà a sostituire…
Le bollette di luce-gas fanno paura un po' a tutti, ma per i clienti Enel…
Non tutti sanno che è possibile attivare l'email promemoria che ricorda agli automobilisti la scadenza…
Dopo vari rumors sul suo conto, l'ex di Uomini e Donne rompe il silenzio e…
Grande Fratello, Shaila Gatta ancora una volta sotto i riflettori: bufera e polemiche per l'ex-velina,…