Se fai una visita in privato l’Asl ti deve rimborsare: ecco come funziona

Le lunghe liste d’attesa spesso costringono a ricorrere al servizio delle strutture private; ma i costi privati non vengono sostenuti sempre dal paziente

La drammatica esperienza dell’epidemia da Covid ha colpito proprio sul tallone d’Achille dell’Italia: la sanità nazionale. Per intenderci: è noto come per decenni, il modello sanitario italiano abbia raccolto apprezzamenti in tutto il mondo per la capacità di coniugare il diritto alla salute come la non scontata gratuità del servizio. In realtà, tale equilibrio deriva da un fondamentale quanto semplice assunto: il diritto alla salute è un diritto di tutti.

rimborso prestazioni in cliniche
Le ASL rimborsano le prestazioni private? (newsandcoffee.it)

Non solo; chiunque si trovi sul suolo italiano, inclusi gli individui privi della cittadinanza italiana, può recarsi in qualsiasi ospedale del territorio in caso di necessità. Rappresenta, questo, un diritto all’essere umano (più che al cittadino) tutelato direttamente dalla Carta costituzionale. Riguardo al cittadino tout. court, il servizio sanitario nazionale garantisce e deve garantire tutte le attività ambulatoriali per affrontare qualsiasi patologia.

Quando una visita in privato viene rimborsata dalla ASL?

Fatte le necessarie premesse, è ben visibile il serio riflesso della condizione reale delle strutture pubbliche: terminata l’ondata di contagi che ha mandato in tilt reparti ospedalieri, pronto soccorso, oltre mettere sotto una pressione senza precedenti i nervi di migliaia di medici e paramedici, la richiesta e il riconoscimento di una riforma e di un processo di modernizzazione della sanità pubblica erano stati unanimi da ogni angolo dell’arco parlamentare.

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Le ASL rimborsano le prestazioni private? (newsandcoffee.it)

Nonostante gli iniziali proclami verbali, la carta ha cantato: le promesse precedenti alla stesura del PNRR sono state disattese, e i turni massacranti del personale sanitario in diminuzione negli ospedali sta incentivando un pericoloso processo di privatizzazione della sanità, iniziato lentamente con la convenzionalità di alcune strutture private, e accelerato passando per il privato sociale, fino all’intramoenia; infine, l’approdo presso ambulatori di cliniche e centri ambulatoriali per vari esami.

Come viene rimborsata la spesa della visita in privato

La sottile metafora celata (ma non troppo) è: chi paga di più, avanza nella coda, lasciando indietro coloro che sono privi di disponibilità economiche: un epilogo tutt’altro che in linea con la logica della prevenzione (per esempio). Nel corso degli anni, lo Stato ha cercato di calmierare il problema attraverso una trama di detrazioni riconosciute nella dichiarazione dei redditi, esenzioni per i più svantaggiati; ma la criticità delle tempistiche di analisi resta: nel decorso di una malattia, il tempo è fattore cruciale.

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Le ASL rimborsano le prestazioni private? (newsandcoffee.it)

Oggigiorno le ASL devono rimborsare il cittadino che è ricorso al privato, sopperendo alle mancanze del sistema sanitario pubblico. Lo dice già il DL 124 del 1998, art. 3 comma 13, valido in tutte le Regioni (queste ultime possono intervenire soltanto in termini migliorativi). Il cittadino deve pretendere sicuramente il rimborso della spesa se le ASL bloccano le liste d’attesa. L’istanza va presentata presso l’ASL di competenza, allegando la ricetta medica e la prescrizione del CUP.

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