Essere felici dopo i 65 anni non è solo possibile: è anche fondamentale per mantenere alta la qualità della vita e vivere con gioia la terza età: ecco il segreto!
Uno studio sulle abitudini e gli stili di vita degli anziani in tutto il mondo ha permesso di scoprire che c’è una precisa relazione tra il modo in cui trascorriamo gli anni della pensione e la nostra felicità. Pare infatti che, a certe condizioni, si inneschi un circolo virtuoso che ci mantiene attivi, in salute e felici.
Uno dei principali pericoli dell’età della pensione, infatti, è la possibilità di andare in depressione e avere la sensazione di perdere il senso e la direzione della propria vita che magari, prima della pensione, era stata frenetica e piena di impegni personali e professionali.
Cessare improvvisamente ogni tipo di attività, infatti, fa impigrire il nostro cervello e, di conseguenza, anche il corpo. I malanni aumentano e anche le più piccole difficoltà cominciano ad apparirci insormontabili. Sembra però che nei Paesi del Nord Europa abbiano trovato la ricetta della felicità e che gli anziani di quella zona siano molto più felici e più attivi di quelli che vivono nel resto del mondo (e anche in Italia).
Come essere felici in pensione
Dopo i 65 anni la prima cosa che tutti vorremo assolutamente fare è riposare il più a lungo possibile, per premiarci di tutte le ore di sonno perse e di tutto lo stress accumulato in decenni e decenni di lavoro. Questa fase da “luna di miele” però non dura per sempre. Al contrario, da un certo punto in poi riposare troppo e non avere mai niente da fare può diventare molto controproducente.
Per questo motivo è stato osservato che è molto meglio per la nostra salute mentale e fisica tenerci impegnati, ma come?
La cosa fondamentale è scoprire o riscoprire le nostre passioni, cioè quelle che nel corso della nostra vita lavorativa non abbiamo potuto coltivare per mancanza di tempo e di energia. Può trattarsi di hobby attivi, come il trekking e le lunghe passeggiate o il giardinaggio, ma anche certamente di hobby sedentari e intellettuali, come le parole crociate, i giochi di carte o i giochi di enigmistica.
Secondo i dati il 96% degli anziani in Danimarca e il 95% degli anziani svedesi coltiva attivamente un hobby, mentre in Spagna si scende drasticamente al 51% e il trend è molto simile negli altri Paesi dell’area mediterranea.
La felicità pare che sia proporzionale e, soprattutto, si instaura un circolo virtuoso: chi si sente meglio ha l’energia di dedicarsi a uno o più passatempi e queste attività riescono a ricaricare l’energia mentale e fisica per condurre una vita attiva.