Sardegna imperdibile: tutto quello che c’è da sapere sull’isola delle meraviglie

La Sardegna è la seconda isola più grande del Mediterraneo, e nonostante da decenni sia meta di turismo di massa, è riuscita a proteggere e mantenere la sua indole selvaggia. La bellezza dei suoi mari, delle sue scogliere e della vegetazione fittissima è nota a tutti, ma non tutti sanno che l’isola è disseminata di importanti siti archeologici che testimoniano tutte le civiltà che l’hanno abitata, e che la sua cultura è densa di tradizioni antiche e affascinanti, spesso strettamente legate al rapporto degli isolani con la terra.

A poche ore di traghetto dall’Italia continentale, la Sardegna è la destinazione ideale per una vacanza completa. Consultando tutte le soluzioni di viaggio possibili su siti specializzati, come traghettiper-sardegna.it, è possibile trovare sicuramente la tratta più adatta alle proprie esigenze, noi nel frattempo offriamo una piccola guida della Sardegna da non perdere.

Cala Mariolu e Cala Goloritzè: le perle del golfo di Orosei

Parlare dello splendore delle acque e delle spiagge sarde è quasi banale, ma non possiamo non citare gli arenili che l’hanno resa famosa nel mondo. Due spiagge sarde sono sulla bocca di tutti da qualche tempo perché inserite in due importanti classifiche internazionali sulle spiagge da non perdere: stiamo parlando di Cala Mariolu e Cala Goloritzè. Quasi sconosciuta fuori dall’isola fino a qualche anno fa, la prima è una insenatura del golfo di Orosei, caratterizzata da una spiaggia di piccoli sassolini bianchissimi e acque che vanno dal turchese al blu profondo.

Cala Goloritzé, invece, sempre nel golfo di Orosei, è stata dichiarata “monumento naturale” della Regione Sardegna nel 1993 e “monumento nazionale italiano” nel 1995. Se si cerca una Sardegna ancora selvaggia e fuori dagli itinerari più battuti, non si possono perdere queste due spiagge pazzesche.

Civiltà antiche da scoprire

La Sardegna, però, non è solo mare, come abbiamo anticipato, ma anche siti archeologici di grande interesse. Il primo è Su Nuraxi di Barumini, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997: si tratta di complesso nuragico le cui unità più antiche risalgono al 1600 a.C. La visita a Su Nuraxi offre un’affascinante immersione nella civiltà nuragica.

Un altro luogo imperdibile è il sito archeologico di Tharros, situato sulla Penisola del Sinis. In uno solo complesso di scavi, purtroppo mai completati, si possono osservare resti della civiltà nuragica, del passaggio di fenici, cartaginesi e romani, più le varie trasformazioni dei luoghi di culto.

Sardegna millenaria

Le tradizioni sarde sono vive e vibranti, e partecipare a una delle feste locali è un modo perfetto per immergersi nella millenaria cultura sarda. Una delle celebrazioni più spettacolari è la Festa di Sant’Efisio, che si svolge ogni anno a partire dal 1° maggio a Cagliari. Questa processione religiosa dura in realtà quattro giorni e attraversa diversi comuni. Sfilano fino a 5500 persone in abiti tradizionali, e l’atmosfera è davvero suggestiva.

Imperdibile è senza dubbio il Carnevale di Mamoiada, famoso per le sue maschere. I Mamuthones, con le maschere nere e i campanacci sulle spalle, eseguono una danza rituale accompagnati dagli Issohadores, che indossando abiti bianchi e rossi catturano simbolicamente gli spettatori con delle funi. La cattura è in realtà un buon auspicio, per le donne di fortuna e fertilità, per gli uomini di salute e buoni frutti nel lavoro.

Gestione cookie