Buone notizie per gli statali: in arrivo il rinnovo dei contratti ed un bonus una tantum: ecco tutti i dettagli
Il governo Meloni è in questi giorni al lavoro per avviare il processo di rinnovo dei contratti dei lavoratori statali, con particolare attenzione sul mondo della sanità. Si tratta di un processo molto lungo che è ancora in fase di sviluppo e che richiederà diversi mesi per essere portato a termine.
Con molta probabilità il governo rinnoverà l’aumento dell’1,5% della retribuzione concesso ai lavoratori statali, già stabilito per il 2023, per aiutarli a fronteggiare l’aumento dei prezzi dovuto all’inflazione. Vediamo nel dettaglio le indiscrezioni relative al rinnovo dei contratti degli statali e sul bonus che sarà loro erogato.
Statali e rinnovo del contratto: le ultime notizie
Il governo Meloni sta valutando, come detto, l’ipotesi di rinnovo dell’accordo triennale per i medici che coinvolge oltre 134mila professionisti del settore. Per il triennio 2019 – 2021 i contratti hanno previsto aumenti medi mensili di 289 euro mentre per il triennio 2022 – 2024 il ministro della Pubblica Amministrazione ha richiesto sei miliardi di euro per avviare le trattative con i sindacati per il rinnovo.
Considerando, poi, anche le risorse necessarie per finanziare gli aumenti salariali nel settore sanitario e per i dipendenti locali, a carico rispettivamente delle Regioni e dei Comuni, l’importo totale sale a dodici miliardi di euro. Per il momento del Documento di Economia e Finanza non sono state ancora fornite cifre specifiche.
Per avere una visione precisa delle somme da investire per il rinnovo dei contratti pubblici il governo dovrà aspettare il nuovo patto di stabilità europeo. Con molta probabilità nella prossima Legge di Bilancio saranno allocate risorse per le “politiche invariate” che includono i rinnovi contrattuali del pubblico impiego, oltre ad altre spese necessarie per garantire la continuità dei servizi pubblici.
Statali: nuovo bonus una tantum anche nel 2024?
La Legge di Bilancio 2023 ha stanziato un miliardo per inserire un bonus una tantum che riguardava proprio i dipendenti pubblici per aiutarli a contrastare il caro vita. Il bonus è stato riconosciuto dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2023 e per un totale di 13 mensilità. L’importo spettante è stato pari all’1,5% dello stipendio (da circa 30 euro a un massimo di circa 135 euro).
Con ogni probabilità, il bonus una tantum sarà riconfermato anche nel 2024, per gli stessi motivi. Il bonus dovrebbe spettare ai dipendenti di tutte le Amministrazioni dello Stato; aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, loro consorzi e associazioni.
Ancora il bonus spetterà ai lavoratori di Enti del Servizio sanitario nazionale; istituzioni scolastiche e universitarie; istituti autonomi case popolari (IACP); camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni. Ma spetta anche ad enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni e le loro aziende e Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN).
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per garantire la giusta applicazione del bonus ha pubblicato, sul proprio sito web, delle tabelle con il valore del bonus da corrispondere al personale appartenente al Pubblico Impiego, distinguendo categoria per categoria.
Bonus e aumenti: le tabelle del MEF
Per quanto riguarda i Ministeri, gli Enti pubblici non economici; l’Agenzia Entrate; l’Agenzia Accise Dogane Monopoli di Stato; ENAC ANSFISA ANSV; CNEL e AGID l’importo del bonus una tantum per il 2023 è pari a 40,38 euro mensili (per tredici mensilità). Anche per il personale appartenente all’area di Elevata Qualificazione del comparto sanità, si comunica che l’una tantum 2023 è pari a euro 40,38 mensili.
Per il comparto scuola, il bonus per docenti, ATA e altro personale scolastico ha un importo che va, all’incirca, da 20 a 52 euro al mese. Funzionari Locali e tutti i comparti di difesa, di sicurezza e di soccorso pubblico, il bonus varia a seconda del comparto di appartenenza. Per conoscere quindi tutte le mensilità nel dettaglio, categoria per categoria, è possibile scaricare le apposite tabelle sul sito del MEF.