Sai che è possibile richiedere la riduzione dell’affitto? Segui questa procedura da fare. È davvero molto semplice.
Vivere in una casa non di proprietà con un pagamento regolare del canone di affitto non è mai facile. Specie se pensiamo che gli importi sono aumentati un po’ ovunque e che tutto costa di più.
Tuttavia, non sempre si è a conoscenza delle varie opportunità che esistono per moltissimi cittadini. Coloro che hanno determinati requisiti, infatti, possono richiedere una riduzione dell’affitto e risparmiare grazie ad una procedura piuttosto semplice da seguire. Se non la conosci te la mostriamo noi.
Ecco come richiedere la riduzione dell’affitto
Sono milioni gli italiani che, ogni mese, pagano un certo importo per continuare a vivere in affitto nella propria casa. Esistono tuttavia numerosi metodi e casi per cui si può richiedere la riduzione dell’affitto e pagare mensilmente di meno rispetto a quanto accordato. È questo il caso che avviene quando l’appartamento preso in affitto presenta delle problematicità che in primo luogo non erano emerse. In poche parole, la riduzione dell’affitto si può ottenere quando si ritiene – in maniera ragionevole e legale – che l’importo del canone non rispetti il valore dell’immobile.
In questo caso non vi è una procedura stabilita e precisa per poter fare questa richiesta. In genere è bene chiamare un perito per far valutare la propria casa e, dunque, un possibile valore del canone. Il consiglio è sempre quello di intavolare una trattativa con il proprietario di casa per poter avere una riduzione del canone e, quindi, un’equa valutazione dell’immobile. Ovviamente, l’importo deve essere concordato tra le parti prima della firma del contratto. È quello il momento ideale per stipulare un accordo, soprattutto in base a quello che è il valore reale dell’immobile che si andrà ad affittare.
Inoltre, è possibile avere una riduzione del canone di affitto – almeno in maniera momentanea – quando l’affittuario ha degli impedimenti lavorativi o di altro motivo che gli impediscono di pagare il prezzo pieno concordato. Inoltre, previo accordo con il proprietario di casa, è possibile ridurre in maniera permanente il canone dell’affitto, fino alla fine del contratto. Se, come abbiamo detto inizialmente, emergono una serie di danni e usure indipendenti dall’inquilino, che abbassano notevolmente il valore dell’immobile, allora è diritto della persona poter pagare un affitto più basso. Se il proprietario di casa non accetta, allora si potrà passare per vie legali e richiedere una consulenza di un avvocato.