Alcuni ricercatori hanno scoperto che una particolare tipologia di batteri è in grado di vivere all’interno di un microonde. Ecco come fanno.
I batteri sono senza dubbio una delle forme viventi più diffuse sulla Terra: secondo gli esperti all’interno di un singolo cucchiaio di terreno potrebbero infatti esserci circa 10.000 miliardi di esemplari. Questi piccolissimi microrganismi viventi, le cui dimensioni raggiungono solitamente il millesimo di millimetro, possono quindi vivere dappertutto. Come sapete, possiamo trovarli in ogni l’ambiente, nel nostro corpo e persino in luoghi inaspettati, come i fondali oceanici o i ghiacciai.
E non solo: la specie Deinococcus Radiodurans è addirittura riuscita a sopravvivere nello Spazio per tre anni, precisamente nella parte esterna della Stazione Spaziale Internazionale. I ricercatori hanno inoltre scoperto dei ceppi batterici che possono vivere tranquillamente anche all’interno dei microonde.
I batteri che vivono nei forni a microonde
Questi microscopici esseri viventi hanno letteralmente colonizzato l’intero pianeta e, da qualche decennio, anche l’orbita terrestre attraverso le varie missioni spaziali. Dalla Rivoluzione Industriale in poi si sono quindi diffusi in ogni angolo del pianeta, soprattutto a causa dell’inquinamento generato dalle attività umane.
I rifiuti di plastica li hanno ad esempio portati negli oceani e le fuoriuscite di petrolio hanno permesso loro di raggiungere il mare. Non dimentichiamoci che, all’interno delle fabbriche, ci sono dei veri e propri habitat che ospitano una quantità enorme di ceppi batterici. Questi ultimi possono perciò essere presenti su qualsiasi macchina e dispositivo tecnologico, come ad esempio il forno.
Un team di ricercatori dell’University of Valencia-CSIC (Spagna) e della start-up Darwin Bioprospecting Excellence SL ha infatti compiuto una scoperta inaspettata: i nostri microonde ospitano tantissimi batteri. Secondo i risultati ottenuti dagli scienziati spagnoli, il famoso elettrodomestico contiene lo stesso microbioma che è solitamente presente sulle superfici della cucina. I microonde da laboratorio – come rivelano gli stessi ricercatori – ospitano invece dei ceppi batterici molto più resistenti alle radiazioni.
Questi risultati sono arrivati dopo aver campionato i microbi presenti in 30 forni a microonde: 10 dalle cucine delle case private, altri 10 dagli spazi domestici condivisi e 10 dai laboratori di biologia molecolare. L’obiettivo dell’esperimento era quello di verificare se le abitudini degli utenti e le interazioni alimentari, potessero in qualche modo influenzare le comunità microbiche che vivono negli elettrodomestici.
Dobbiamo, però, ricordare che la maggior parte dei ceppi batterici presenti nei microonde non presenta un rischio per la salute umana. Tuttavia, i ricercatori hanno scoperto che le uniche specie che possono rappresentare un problema sono soprattutto tre: la Klebsiella, l’Enterococcus e l’Aeromonas. Il consiglio è quindi quello di disinfettare regolarmente i forni a microonde, in particolar modo con una soluzione di candeggina diluita o con uno spray disinfettante. La parte interna deve invece essere pulita con un panno umido dopo ogni utilizzo.