La retribuzione non è uguale per tutti ma per ogni professionista dipende da vari fattori legati a criteri personali e criteri inerenti i pazienti
Con l’emergenza sanitaria da Coronavirus, la sua figura ha avuto un’inattesa riscoperta tra i cittadini che nella peggiore situazione mai vissuta prima sul piano dell’incolumità, hanno trovato un riferimento di supporto molto prossimo. Si sta ovviamente parlando del medico di base, non a caso chiamato anche medico di famiglia. Oggigiorno, le famiglie, dopo le note vicende sanitarie, hanno oggettivamente manifestato un rinnovato interesse per il ruolo che svolge il medico territoriale.
Una competenza che non può mancare per varie ragioni. Innanzitutto, il medico di base rappresenta la maggiore espressione del sistema sanitario nazionale, gratuito e a beneficio di qualunque nucleo familiare in qualsiasi situazione economica; in secondo luogo, tale figura professionale è preposta a raggiungere a domicilio i casi dei pazienti impossibilitati a recarsi presso lo studio medico; in terzo luogo, ma non meno importante, è il raccordo tra un primo accertamento di una diagnosi e la necessità di ulteriori approfondimenti.
Ecco qual è lo stipendio del medico di famiglia, come si calcola
La collegialità del sistema della medicina di base consente allo Stato, meglio al Ministero della Salute, oltre che alle Regioni, di monitorare il flusso dei pazienti che ricorrono alle visite specialistiche, ambulatoriali e agli interventi presso gli ospedali pubblici. Insomma, un ruolo tutt’altro che marginali nella società; esso trova il suo riflesso sotto l’aspetto dello stipendio pubblico del medico, ma tutto dipende dal profilo del singolo professionista.
Lo stipendio dipende infatti dalla qualità, in fondo, della capillarità del singolo medico sul territorio. La funzione di assistenza primaria del medico di base permette di acquisire una conoscenza dettagliata dei pazienti, dalle abitudini e lo stile di vita fino al contesto familiare nei quali sono inseriti. In termini generali, le occupazioni del medico di famiglia sono: l’aggiornamento delle schede sanitarie dei pazienti; garantire la salute; la redazione di certificati; assistenza sia in ambulatorio che a domicilio; indirizzamento verso medici specialistici; prescrizione dei farmaci.
Come si delinea lo stipendio di un medico di famiglia: i fattori determinanti
I fattori di determinazione della retribuzione sono due: numero dei pazienti; anzianità di servizio. Per ogni paziente a carico, lo stipendio è pari a 70 euro lordi e il numero di pazienti non può superare le 1.500 unità. Pertanto, l’importo si aggira sui 52.500 euro lordi l’anno, ossia 4.375 euro lordi al mese. A ciò bisogna aggiungere gli anni di esperienza: con meno di 3 anni, la retribuzione annua lorda è di circa 71.500 euro; tra i 10 e i 20 anni, circa 123.000 euro; oltre 20 anni, più di 160.000 euro.
Ancorché vanno aggiunti ulteriori fattori, quali indennità e bonus. Inoltre, il tetto dei 1.500 pazienti varia a seconda della zona di competenza del medico; ma lo stipendio è inversamente proporzionale al numero dei pazienti assistiti. Dunque, la cosiddetta “quota capitaria” è. così ricondotta: circa 70 euro lordi a paziente se il totale è inferiore a 500; circa 35 euro lordi, se il numero è superiore a 500.