Arriva la soluzione ai problemi legati ad una memoria spesso insufficiente: ecco per tutti il vetro che garantisce uno spazio illimitato.
Siamo in una fase storica molto delicata per le tecnologie a nostra disposizione. Da un lato, infatti, complici anche le esigenze della vita di tutti i giorni, abbiamo bisogno di dispositivi, siano essi smartphone o personal computer, che siano compatti, super efficaci e che ci possano accompagnare nelle nostre esistenze. Va da sé che non sempre è possibile ottenere tutto. Soprattutto nel momento in cui conserviamo un dispositivo per tanto tempo, esso finisce per riempirsi di dati e di informazioni.
Essendo gli spazi contenuti, anche lo spazio di archiviazione è molto limitato. Ed i modelli che da questo punto di vista sono delle eccellenze hanno dei costi che spesso sono fuori dal mercato per moltissimi utenti. Per una stragrande maggioranza di loro. In tal senso, siamo spesso costretti ad utilizzare dei dispositivi esterni come chiavette USB, hard disk et similia. Con il rischio che, se li smarriamo, abbiamo perso tutto. Adesso arriva una svolta impressionante e che può rivoluzionare questo mondo.
Il vetro come spazio di archiviazione: di che si tratta
Microsoft, infatti, ha messo in piedi il progetto Silica, con il quale intende apportare nel mondo del digitale una innovazione davvero di primo piano. Il problema attuale più stringente è quello dell’archiviazione dei cosiddetti dati a lungo termine. Con il passare del tempo infatti diventerà troppo dispendioso conservare con i metodi attuali tutti i dati prodotti e non ci sarà spazio a sufficienza. Va proprio a risolvere questo problema il progetto in questione e si tratta di un qualcosa di sensazionale.
Il termine “Silica” deriva dal silicio, il materiale con cui si fa il vetro. Nelle idee di Microsoft esiste la possibilità di congelare, per così dire, tutti i dati freddi proprio nel vetro, con la possibilità di conservarli fino a 1000 anni. Tale studio è rivolto a tutti quei dati che vanno solo archiviati e non più lavorati, come quelli contenuti negli archivi di Stato, nelle grandi biblioteche e nelle cineteche. Tenendo conto di quanto vetro è disponibile e del fatto che i costi sono contenuti, si tratterebbe di una soluzione definitiva e di straordinaria potenza rivoluzionaria.
Congelare i dati nel vetro: come fare
Chiaramente si tratta di un qualcosa di estremamente complicato. Microsoft ha messo a punto una tecnologia basata su un laser che ha una durata brevissima pari a 100 femtosecondi. Il laser in questione viene proiettato all’interno del vetro e crea un voxel, vale a dire un pixel volumetrico. Maggiore è la potenza, maggiore sarà la sua dimensione. Va messo a punto, ma le potenzialità sono enormi.