Con l’inflazione che erode il potere di acquisto delle famiglie è importante capire dove saranno previsti aumenti. Ecco le aziende che distribuiranno bonus e premi
Il periodo è tutt’altro che semplice e il caro vita sta mettendo davvero a dura prova milioni di famiglie italiane. I redditi non crescono ma i costi dei beni di prima necessità, dei servizi, del carburante e dei mutui hanno subito, a causa dell’inflazione, forti rincari riducendo e non di poco il potere di acquisto delle persone.
Diverse realtà aziendali hanno pertanto deciso di ‘reagire’ alla situazione sostenendo in primis i loro lavoratori.
Come? Attraverso la distribuzione di premi di produzione e di risultato oppure di bonus una tantum, erogazioni economiche extra che consentiranno a molti nuclei familiari di tirare una boccata d’ossigeno e guardare alla fine del 2023 e all’inizio del 2024 con un po’ di ottimismo in più.
Raffica di premi di risultato e bonus aziendali nel 2023: i numeri record
Questi bonus inseriti nelle buste paga andranno a renderle più consistenti e sono diverse le realtà che hanno deciso di farlo. Come è stato spiegato in un dettagliato report del Ministero del Lavoro sugli Accordi di produttività ad oggi il valore annuo medio dei premi è pari a 1.511 euro e il valore totale redistribuito supera i 7 miliardi con un numero di lavoratori beneficiari che sfiora i 4,6 milioni, metà dei quali nel settore dell’industria, il 44% nei servizi ed un risicato 1% nell’agricoltura.
Tra i premi più corposi, ai quali sovente viene poi aggiunto un ulteriore bonus, troviamo quelli di Eni (3000 euro) o quelli di Prusmian, 5000 euro per chi diventa genitore. Il motivo di questa distribuzione è collegato da un lato alla normativa sulla detassazione dei fringe benefit, dall’altro alle ingenti risorse legate ai maxiutili e ai risultati economici raggiunti sommate ai risultati aziendali e alle positive previsioni di chiusura.
Tra le aziende che destineranno premi ai loro dipendenti troviamo Intesa San Paolo che prevede anche il rinnovo del contratto con un incremento, comprensivo di quota di produttività, di 435 euro. Tenaris Dalmine, grazie ai risultati del primo semestre, ha portato ad un maxi premio da 8000 euro da erogare a 2.200 lavoratori al quale si andrà a sommare una seconda tranche, il bonus carburante d un credito welfare.
Nel settore alimentare troviamo Ferrero con un premio di importo ‘target’ pari a 2.450 euro e che nel triennio potrebbe superare i 7700 euro. Quello di Lavazza ha raggiunto i 3600 euro mentre Barilla potrebbe sfiorare gli 8.800 euro nel triennio. Il premio di risultato del gruppo Prada arriverà fino a 1.450 euro oltre ad un importo welfare pari a 1.300 euro per tre anni. Mentre ai lavoratori di Pirelli verrà corrisposto un premio di risultato di 2.500 euro che potrebbe toccare, convertendolo in servizi welfare, i 3000 euro.