Aumentano le pensioni per gli italiani a partire dal mese di dicembre: il merito è di un bonus. Tutti i dettagli
Arrivano finalmente buone notizie per i pensionati italiani che, a partire dal mese di dicembre, avranno l’assegno pensionistico più alto. La decisione rientra nell’apposito Decreto Legge collegato alla Legge di Bilancio 2024 approvata in CdM dal governo Meloni lo scorso 16 ottobre.
Nel Dl è stato confermato l’anticipo al 1° dicembre 2023 del conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni. Non tutti gli assegni pensionistici riceveranno un conguaglio di uguale entità poiché la percentuale di rivalutazione sarà inversamente proporzionale all’importo dell’assegno della pensione.
Pensioni, aumenti in arrivo da dicembre: il motivo
L’adeguamento delle pensioni alla perequazione, ovvero all’inflazione e al caro vita, è frutto di un adeguamento dello 0,8%: si tratta della differenza tra l’indice definitivo dell’inflazione, rivalutato dall’Istat all’8,1%, e l’indice provvisorio, stimato al 7,3% nel 2022. Già per merito dell’indice provvisorio le pensioni erano aumentate nel corso del 2023: su una pensione di mille euro il conguaglio era stato di 73 euro.
Adesso, con l’indice definitivo di perequazione allo 0,8%, a partire dal mese di dicembre, l’importo delle pensioni sarà più ricco di altri 8 euro, ovvero 96 euro in più. Come detto, gli aumenti sulle pensioni non saranno uguali per tutti poiché la percentuale di rivalutazione sarà inversamente proporzionale all’importo dell’assegno della pensione.
Avranno una rivalutazione del 100% i pensionati il cui assegno ha un importo fino a 4 volte superiori al trattamento minimo INPS. Per le pensioni tra 4 e 5 volte il minimo Inps, fino a 2.626,90 euro lordi, la rivalutazione è pari all’85%; per quelle tra 5 e 6 volte superiori, fino a 3.152,28 euro, ammonta al 53%.
La percentuale scende ulteriormente per le pensioni tra 6 e 8 volte, fino a 4203.04 euro, tra 8 e 10 volte, fino a 5.253,80 euro, e oltre 10 volte, da 5.254 euro in su, il trattamento minimo, raggiungendo rispettivamente il 47%, il 37% e il 32%.
Pensioni: cosa potrebbe cambiare nel 2024 con la nuova Legge di Bilancio
Nel 2024, poi, potrebbero cambiare ulteriormente le pensioni. Nella bozza della Legge di Bilancio 2024 potrebbe essere introdotta una revisione del meccanismo di rivalutazione della pensione in base all’inflazione. La percentuale di rivalutazione per gli assegni di importo compreso fra 4 e 5 volte il trattamento minimo INPS potrebbe salire al 90% dell’indice.
Potrebbe poi essere confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo; al 47% per quelli tra 6 e 8 volte; al 37% per quelli tra 8 e 10 volte. Viene ridotta dal 32% al 22% per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo. Il Governo, poi, starebbe pensando anche di aumentare gli importi delle pensioni minime attualmente di 600 euro al mese.
In quest’ultimo caso, però, gli aumenti spetterebbero solo a chi ha più di 75 anni: questi pensionati dovrebbero beneficiare di maggiorazioni pari al 6,4%, ma potrebbero interessare anche gli assegni degli over 65, nella misura dell’1,5%. Infine, nella bozza della Manovra sale l’importo minimo maturato necessario per accedere alla pensione 3 anni prima dell’età di vecchiaia per chi ha iniziato a versare contributi dal 1996.
