Vuoi imparare a riconoscere se un olio d’oliva extravergine è veramente di buona qualità? Ecco le linee guida per non farti fregare!
L’olio extravergine d’oliva per il nostro paese è una grande risorsa, la dieta mediterranea ne contempla l’uso a crudo per condire o per cucinare ed è famoso in tutto il mondo.
Il clima, il modo in cui viene prodotto, la presenza di ulivi secolari nelle nostre terre ne fa un’eccellenza. Le sue proprietà organolettiche sono molte: ha sostanze antiossidanti e antinfiammatorie e il suo uso svolge un ruolo importante nella prevenzione di malattie cardiovascolari. Insomma oltre ad aggiungere sapore ai nostri cibi è anche salutare per l’organismo.
Ma come si fa a stabilire che un olio è di qualità, per noi consumatori è difficile abbiamo delle conoscenze vaghe, a parte il gusto ci affidiamo al prezzo e al fatto che sia prodotto con olive italiane. Ci sono persone che si occupano di questo per lavoro; ogni anno una giuria composta dai più grandi esperti mondiali in materia, classifica i vari oli extravergine analizzati. La procedura in questo caso è molto specializzata basata su analisi e valutazione di una giuria ma anche noi profani possiamo distinguere, seguendo le linee guida degli esperti, un olio di buona qualità.
Ecco cosa dobbiamo valutare in un olio extravergine di oliva per capirne la qualità.
Quando andiamo a comprare l’olio extravergine di oliva ci barcameniamo nella scelta tra prezzo e quantità di olive raccolte in Italia ma quando andiamo a casa possiamo farne una valutazione più accurata; gli esperti ci dicono di effettuare tre controlli: visivo, olfattivo e gustativo, vediamo specificatamente cosa dobbiamo fare.
- Osservazione visiva: mettiamo una piccola quantità d’olio in un contenitore di vetro e osserviamolo alla luce, deve innanzitutto essere poco fluido. L’olio di qualità è poco liquido, se invece lo vediamo troppo fluido vuol dire che sono presenti acidi grassi polinsaturi, tipici dell’olio di semi e di certo non è un olio di alta qualità.
- Valutazione olfattiva: il profumo dell’olio deve ricordare il frutto, se ci sembra fresco sarà un “fruttato verde oliva” se invece evoca la dolcezza della frutta sarà un “fruttato maturo”. In entrambi i casi un olio di qualità. Per annusare correttamente l’olio deve essere scaldato tenendo il bicchiere in mano e tappandolo per non disperdere l’aroma
- Valutazione gustativa: il gusto è ovviamente fondamentale, bisogna eseguire un piccolo rito per la valutazione; coprire il palato con una piccola quantità di olio aspirando l’aria per far evaporare gli aromi. Trenta secondi sono necessari per percepirne tutto il gusto. Se sentiamo un gusto amaro e piccante siamo sicuri di aver comprato un olio Evo di alta qualità.