È un’ovvietà che il fumo possa fare male in diversi modi. Ma non tutti sanno quali sono i benefici miracolosi sul nostro corpo una volta aver smesso di fumare
È piuttosto consolidata la circostanza secondo cui il fumo delle sigarette faccia male. Ma quasi nessuno sa quali sono gli effetti che il nostro corpo ha dopo che si prende la decisione di smettere di fumare. Effetti incredibili, oseremmo dire quasi miracolosi, che potrebbero spingere le persone a non toccare mai più una sigaretta nella loro vita.
Non esiste una diretta correlazione scientifica tra il fumo e alcune patologie. Parliamo di dirette conseguenze. Ma sicuramente vi è una letteratura scientifica abbastanza vasta che spiega come il fumo delle sigarette possa essere un fattore di alcune e assai svariate patologie.
Il fumo può essere infatti un fattore tanto per i mali ai polmoni, come, per esempio, le patologie neoplastiche e tumorali, ma anche l’enfisema o la bronchite cronica. Non solo, però, perché il fumo può anche essere causa di problemi di tipo cardiaco e vascolare, causando l’ostruzione di vene e arterie. Inoltre, gli studi ci dicono che il fumo possa incidere sull’insorgenza del tumore della vescica, dato che molte sostanze nocive rimangono proprio nelle urine.
Insomma, è tutto sommato una banalità dire che smettere di fumare può essere un bel regalo che facciamo alla nostra salute. Convinzione che sarà sicuramente acuita oggi che vi diremo quali sono le conseguenze positive che il nostro corpo registra non appena smettiamo di fumare.
Importante dire, prima di passare al dettaglio degli effetti, che i dati che vi daremo non sono frutto di nostre elucubrazioni, ma elementi che arrivano dalla scienza e che, infatti, vengono recepiti anche dal Ministero della Salute tramite il sito ufficiale dell’Istituzione.
I benefici sul nostro organismo si registrano già dopo 20 minuti dall’aver smesso di fumare, quando la frequenza cardiaca e la pressione del sangue si riducono. 12 ore senza fumare, invece porta alla diminuzione dei livelli di nicotina e di monossido nel sangue, con l’ossigeno che torna a livelli normali. Tutto questo porta a una maggiore efficienza dei muscoli e a una qualità del sonno nettamente superiore.
Ma, evidentemente, i benefici maggiori li abbiamo sul medio-lungo periodo. Avendo smesso di fumare, in un arco di tempo che va dalle due settimane ai tre mesi, infatti, la circolazione del sangue e le funzioni polmonari migliorano. Mentre entro nove mesi si avranno prestazioni fisiche nettamente superiori, con la diminuzione di tosse e fiato corto.
Da un anno in avanti, poi, i benefici maggiormente miracolosi e che riguardano le malattie più gravi. Un anno senza fumo, infatti, dimezza i rischi di infarto rispetto a un fumatore. Per chi, invece, ha smesso da un periodo che va dai 5 ai 15 anni, il rischio di ictus diventa uguale a quello di un non fumatore. Dopo 10 anni il rischio di tumore ai polmoni diminuisce fino alla metà e diminuisce anche il rischio di tumori alla bocca, alla gola, all’esofago, alla vescica, al collo dell’utero e al pancreas. Infine, entro 15 anni il rischio di malattia cronica diventa uguale a quello di un non fumatore.
Gli studi dicono quindi che smettere di fumare a 30 anni fa guadagnare ben 10 anni di vita, 9 anni di vita guadagnati se si smette a 40 anni, 6 anni guadagnati se si smette a 50 anni. L’aspettativa di vita, infine, cresce di 3 anni se si smette a 60 anni. E, allora, cosa state aspettando?
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