La bevanda preferita degli italiani potrebbe costare molto di più nel 2024 per via di un grave e serio motivo.
È la bevanda preferita degli italiani per il suo sapore, il suo profumo, il suo “potere” energizzante e anche perché è il simbolo della “socialità”. Consumarla insieme a qualcuno è un buon modo per instaurare un rapporto, rompere il ghiaccio o per fare una pausa e rilassarsi dalle incombenze quotidiane.
C’è però una brutta notizia perché nel 2024 la bevanda preferita degli italiani potrebbe costare molto di più rispetto ad oggi e il motivo è gravissimo.
Il caffè costerà molto di più e questo è un dato quasi certo basandosi sulle previsioni climatiche del prossimo periodo. Si prevede infatti che le piogge scarseggeranno e le temperature superiori alla media porteranno il più grande produttore di caffè al mondo a raccogliere meno chicchi di Robusta del previsto. Questo è coltivato in gran parte nell’emisfero orientale, principalmente in Africa e Indonesia ma anche in Brasile e il più grande produttore mondiale è il Vietnam.
Il motivo per cui il caffè costerà di più nel 2024 è grave ed è connesso agli impatti meteorologici derivanti da El Niño che ridurrà la produzione di una regione chiave per la produzione dei chicchi utilizzati nel caffè solubile. Si prevede già che la produzione sarà inferiore del 15-20% rispetto alle stime iniziali, ha affermato Edimilson Calegari, direttore generale di Cooabriel, una cooperativa con sede a Espirito Santo che opera nella più grande regione di coltivazione del caffè Robusta del Brasile.
Se questa previsione si avverasse, si avrebbe il raccolto più basso almeno dal 2020, con una produzione inferiore a 20 milioni di sacchi. L’agronomo Fabiano Tristão, che coordina gli studi sul caffè presso l’Incaper, istituto di ricerca agricola di Espirito Santo, si è dichiarato preoccupato e spaventato da questa prospettiva. Le aree di caffè nel nord dell’Espirito Santo non hanno avuto le piogge previste per questo periodo dell’anno e quindi questo desta preoccupazioni per il raccolto che avverrà a maggio.
Sebbene la maggior parte degli agricoltori della regione utilizzi sistemi di irrigazione per mantenere il terreno umido, non esiste un modo efficace per frenare gli impatti del caldo. La siccità nell’Espirito Santo è diventata così grave che le autorità locali hanno dichiarato lo stato di allerta. Il consumo di acqua sarà limitato per evitare carenze e l’irrigazione delle aziende agricole sarà consentita solo di notte, questo stando a quanto ha affermato l’agenzia statale per l’acqua Agerh.
L’analista di StoneX, Fernando Maximiliano, ha affermato che gli impatti del clima secco brasiliano hanno già aumentato la volatilità nei mercati del caffè. I futures della Robusta sono aumentati del 42% quest’anno. Oltre a danni sul raccolto in Brasile si prevedono impatti negativi di El Niño anche in Vietnam. Le stime quindi non prevedono nulla di buono: nel 2024 i prezzi di molte materie prime e di prodotti alimentari come la bevanda più amata degli italiani, il caffè, subiranno degli aumenti nei prezzi per via dei cambiamenti climatici.
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