Una nota influencer è tornata a parlare dei suoi disturbi alimentari. Ha raccontato la sua esperienza, concentrandosi sul trauma vissuto.
Gli influencer tendono a condividere tutto con i loro fan. Non è solo un modo per tenere alta l’attenzione. L’obiettivo di molti di loro, infatti, è quello di trattare argomenti delicati, che stanno a cuore a tante persone. Una nota icona del web, di recente, ha deciso di soffermarsi nuovamente sui disturbi alimentari.
Sono stati i recenti cambiamenti nella sanità a spingerla a fare ciò. Gli utenti hanno accolto le sue parole con grande delicatezza. C’è chi si è rivisto molto nella sua storia e chi si è complimentato con lei per il coraggio dimostrato.
Influencer si scaglia contro i tagli alla sanità: la difficile lotta per sconfiggere i disturbi alimentari
Paola Turani è nota per essere una famosa influencer. È sempre stata molto sincera con i suoi fan e, anche questa volta, ha deciso di aprirsi completamente. La diretta interessata si è lasciata andare a una difficile confessione. Purtroppo, come accade a tante altre ragazze, anche lei ha sofferto di problemi alimentari. È tornata a parlare dell’argomento a causa di alcuni cambiamenti avvenuti nella sanità. Non riesce a capire proprio come ciò possa essere avvenuto. Ad oggi, è una donna soddisfatta, con un marito e un figlio, però, in passato, ha vissuto un periodo difficilissimo da superare.
La diretta interessata si è scagliata contro i tagli effettuati dal governo. Molti pazienti affetti da DCA verranno lasciati soli. Le strutture pubbliche, infatti, non potranno più garantire a tutti cure adeguate: “Che con la nuova legge di Bilancio si sia azzerato il fondo per il contrasto dei Disturbi dell’alimentazione è follia. È inammissibile se si pensa che i DCA sono la prima causa di morte tra i giovani“. Lei sa bene cosa significa affrontare un disturbo di questo tipo. All’età di 20 anni, per colpa di canoni di bellezza estremi, ha iniziato a mangiare sempre meno, fino a consumare solo una mela al giorno: “Iniziai a mangiare meno, a saltare i pasti, poi a non allenarmi più per paura di “ingrossare” e infine a mangiare solo una mela al giorno“.
I suoi agenti, nonostante la gravità della situazione, continuavano a incoraggiarla. La magrezza, almeno sulle passerelle di Parigi, era un requisito indispensabile. Per fortuna, con il passare del tempo, si rese conto della tossicità di quell’ambiente. Lasciò la città, tornò a uscire con gli amici e a stare con la sua famiglia. Ora, ha trovato il suo equilibrio anche se ritiene che non si stiano facendo i passi avanti necessari per contrastare queste malattie: “Non so se queste parole potranno aiutare qualcuno, ma è giusto parlarne. In un momento in cui invece di andare avanti, sembra si stia tornando indietro“.