Il nuovo primato negativo dell’Italia. Il Belpaese spicca in cima alla lista per le fake news. Il Paese della disinformazione.
La società attuale è una società fondata sulla libertà. In un contesto simile l’informazione ricopre un ruolo fondamentale. Coloro che ci hanno preceduto hanno combattuto per ottenere la libertà di parola e questo diritto andrebbe preservato. L’informazione ha l’onere di diffondere notizie, divulgare idee e principi, parlare di ciò che accade nella società.
Dunque coloro che hanno l’onere o l’onore di lavorare nel settore dell’informazione dovrebbero comprendere la responsabilità che hanno nei confronti dei cittadini. Oggi i mezzi di comunicazione sono cambiati e con essi anche la diffusione delle notizie. Un tempo vi era solo la carta stampata e il giornalismo si eseguiva scrivendo articoli e basandosi su fonti autorevoli. L’avvento degli smartphone ha dato un’accelerata alla divulgazione. I giornali non sono più solo cartacei, ma anche e soprattutto online. Dunque sono stati azzerati i tempi di pubblicazione di un articoli, permettendo di propagare immediatamente le news.
Al tempo stesso è cambiato anche il modo di cercare le informazioni. I social sono diventanti i maggiori canali in cui captare le notizie, ma sembra inevitabilmente tutto meno autentico. L’informazione è diventata sempre più disinformazione, con fake news diffuse con tanta rapidità. Un primato che spetta all’Italia, Paese in cima alla lista per la diffusione di notizie false.
Il triste primato delle fake news: l’Italia in cima alla lista
Per una volta l’Italia arriva prima, ma questa volta non c’è nulla da festeggiare. Al primo posto in una classifica che non mette in risalto nulla di positivo, ma che ricorda ancora una volta quanti passi indietro si possono fare con il progresso. Il Belpaese vince il primato per la circolazione di fake news, mettendo in risalto un problema ormai incontrollabile.
Un tempo, infatti, si faceva buona informazione e quest’ultima era di competenza di figure professionali. L’avvento dei social ha cambiato il corso degli eventi. Da alcuni studi è emerso che le notizie false provengono prevalentemente da Instagram e TikTok. Gli italiani sono altamente esposti alla diffusione di informazioni fuorvianti. Ogni singolo cittadino, nel momento in cui naviga su internet, rischia di imbattersi in video, frasi, articoli o comunicati all’insegna della falsità. Sembrerebbe quasi una patologia, quella di diffondere qualcosa di non vero pur di attirare l’attenzione delle persone e la visibilità. Il problema fondamentale sta nel fatto che non tutti sono in grado di difendersi dall’infodemia, ovvero da una quantità eccessiva di informazioni molto spesso approssimative e poco accurate. Alcune categorie di persone sono più esposte a cadere nella trappola delle fake news, arrivando persino a ritenerle autentiche.
Dunque per arginare questo problema occorre in primis maggiore senso critico da parte di ogni singolo cittadino. Difatti le persone ogniqualvolta si imbattono in un articolo, video o un qualcosa che diffonda notizie devono chiedersi se sia veicolo di verità o portatore di fake news.