Le assicurazioni per i danni proteggono senza dubbio, ma convengono economicamente? Ecco come non farsi fregare.
Molte persone stipulano tante assicurazioni per eventuali danni, perché non si sa mai. Spesso gli imprevisti che possono capitare sono tanti e un qualcosa che acquistiamo spesso a caro prezzo come la casa può andare incontro a diversi danni. Senza dubbio è molto importante stipulare un‘assicurazione sulla casa, perché può capitare qualcosa di spiacevole, che altrimenti potremmo pagare caro.
Tuttavia, la scelta di un’assicurazione dipende dai rischi che temiamo di più e che possono capitare più spesso e dalla situazione della famiglia. Le paure più temute sono quelle degli incendi, perché il fuoco può danneggiare fortemente seriamente l’abitazione o causare gravi rischi ai componenti che vi abitano o alle abitazioni adiacenti. Per questo motivo il proprietario deve sottoscrivere una polizza quando ha acceso un mutuo, fino all’estinzione del debito. Ma è consigliato continuare a proteggere la propria casa.
Assicurazione casa, conviene veramente? Ecco la verità
Ovviamente quello dell’incendio è solo un esempio, perché possono essere anche altri i rischi legati alla nostra casa, come ad esempio quello dei furti e delle perdite d’acqua nei condomini. Se non si è protetti dall’assicurazione, oltre a danneggiare le nostre cose c’è il rischio dei danni ai terzi e si può andare incontro ad una causa ed essere costretti a risarcire i danni altrui. Ovviamente un’assicurazione può essere più o meno costosa, in base con chi la si stipula o in relazione al tipo.
Per fare un’assicurazione bisogna affidarsi a figure professionali specializzate, perché il calcolo è un’operazione complessa. Questi professionisti possono dare al giudice una valutazione esaustiva del danno, con le modalità per ottenere un risarcimento. Quest’ultimo va calcolato in base alla tipologia del danno, se è patrimoniale, o meno. Il danno patrimoniale è suddiviso in due tipi: emergente e lucro cessante. Il primo è un danno che una persona subisce contro il patrimonio per rimediare una situazione che ha provocato quel danno.
Ad esempio quando parliamo di un lavoro che un soggetto dovrà fare per riparare una ristrutturazione che ha causato il danno. Il lucro cessante è quello che si verifica quando si vede cessare la prospettiva di un futuro guadagno a causa di un danno. Il primo va calcolato sulla base della perdita del patrimonio che va dimostrata, l’altro è più complicato perché va dimostrato quanto un individuo avrebbe guadagnato se non avesse subito quel danno.
In conclusione è fondamentale stipulare un’assicurazione, ma bisogna affidarsi a persone qualificate. Attualmente gli assicuratori stanno affrontando diverse difficoltà, come la perdita di quote di mercato, la ridotta redditività, la concorrenza e il mutato comportamento dei clienti. Non per ultimo la burocrazia. Questo li porta a lavorare in modo disordinato e con tanto stress.