Vi sono alcune strategie che consentono di incrementare il valore della propria casa qualora la si voglia vendere.
Potrebbe trattarsi della vostra prima casa, diventata troppo piccola e che siete intenzionati a cambiare, oppure di un’abitazione ereditata e mal disposta che avete intenzione di sistemare per poi rivenderla. Ma quali sono i metodi per incrementarne il valore e concludere il processo di compravendita con un effettivo guadagno?
Se, da un lato, le valutazioni riguardano sostanzialmente la metratura ed il valore catastale dell’immobile, dall’altro investire un certo quantitativo di denaro per sistemare alcuni ambienti di casa potrebbe rappresentare un passo vincente per ottenere, in fase di vendita, un surplus decisamente gradito. Ecco allora che a tal proposito esiste un pratico accorgimento che vi darà enormi soddisfazioni.
Ci sono due ambienti sui quali focalizzarsi ed un terzo accorgimento che consentono di aumentare il valore di un appartamento. Si tratta senza ombra di dubbio dei bagni e della cucina, ma anche della definizione degli spazi nei quali mobili ed elettrodomestici andranno posizionati. In questo articolo vogliamo concentrarci sulla cucina, il cuore pulsante della casa e che troppo spesso viene tralasciata quando si decide di vendere casa.
In realtà, un restyling di questo locale, pensato per andare a creare omogeneità con i restanti spazi, potrebbe catalizzare l’attenzione del potenziale compratore. E consentirvi di aumentare il prezzo di vendita della casa. Gli esperti si dividono tra i pro ed i contro delle cucine open space e di quelle indipendenti. E le persone si domandano quale tra le due tipologie sia a conti fatti la migliore.
Effettivamente non è possibile fornire una risposta univoca in quanto la decisione di abbattere muri e creare un tutt’uno con il soggiorno oppure di mantenere la cucina un ambiente a sé stante dipende dal ‘contesto’ nel quale ci si trova. È, cioè, essenziale che l’intervento mantenga un certo equilibrio nell’abitazione e che risulti in perfetta sintonia con gli altri locali. Sarà, dunque, da un lato, il gusto del proprietario (socializzare con chi è in soggiorno mentre si preparano le pietanze oppure tenere gli odori nell’ambiente cucina), dall’altro la disposizione dell’appartamento, a fornire la migliore risposta a questo acceso dibattito.
Un open space in una casa caratterizzata da stanze molto piccole potrebbe, ad esempio, fare la differenza in termini di aumento del valore; a patto che venga creato un piccolo ripostiglio destinato a spazzatura e lavatrice. E scegliendo elettrodomestici che arredino con stile e risultino silenziosi. Al contrario, una cucina ‘chiusa’ dovrà risultare pratica e comoda, se possibile abitabile. Ed eventualmente divisa dal soggiorno mediante porte a vetri per creare comunque una certa continuità tra gli spazi.
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