Anche i giovanissimi potrebbero avere l’udito danneggiato, pur senza rendersene conto. Ogni dubbio può essere risolto grazie a un semplice test.
Si tende spesso a pensare che molti malanni o disturbi siano tipici dell’età, proprio per questo molti giovani non prestano particolare attenzione alle loro condizioni di salute. Essere troppo ansiosi non è certamente l’ideale, ma è sbagliato recarsi dal medico solo quando un sintomo non sembra andarsene ormai da qualche tempo. Ci sono infatti dei problemi che potrebbero essere risolti in maniera anche piuttosto semplice se individuati con tempestività.
Sono però certamente pochissimi i ragazzi che pensano di avere un reale problema di udito, con a convinzione che questo possa coinvolgere solo gli anziani. Questa è però una teoria assolutamente sbagliata, basterebbe infatti fare una prova ben precisa per togliersi ogni perplessità a riguardo.
Temi che il tuo udito sia danneggiato? Fai questo
Molti di noi sono abituati a stare, magari per motivi di lavoro, in ambienti in cui i rumori che si avvertono in sottofondo sono davvero fortissimi, anche per diverse ore della giornata. Questo non può che generare a lungo andare problemi all’udito, che possono verificarsi quindi anche in persone apparentemente giovani. Non può quindi che essere un errore pensare che una situazione simile possa verificarsi almeno oltre i sessant’anni.
C’è però un sistema che è possibile sfruttare e che può essere davvero utile per capire prima di rivolgersi a un medico l’entità del disturbo. Tutto è davvero semplice anche se, è bene precisarlo, non ha una reale valenza scientifica, cosa che invece hanno i veri test audiometrici a cui ci si può sottoporre con uno specialista.
Non resta che ascoltare una serie di suoni, che possono via via diventare più forti, a ognuno dei quali corrisponde un’intensità che può diventare via via crescente, in modo tale da capire a quale età corrisponda il proprio orecchio, ben sapendo come questa possa risultare diversa rispetto a quanto indicato sulla carta d’identità.
I suoni che corrispondono alle età più basse possono risultare davvero impercettibili, ma chi ha un organo che funziona perfettamente riuscirà a percepirli in maniera piuttosto semplice e agevole. Almeno teoricamente, salvo casi particolari, non ci si deve preoccupare se si dovesse notare qualche lieve discordanza, anche i più giovani potrebbero riscontrarla, magari come conseguenza delle serate passate in discoteca con la musica che raggiunge livelli altissimi.
Gli esami importanti da fare
Una volta compreso come sia fondamentale non trascurare l’udito a qualsiasi età, è importante sapere quali possono essere gli esami più importanti a cui sottoporsi quando non si è più giovanissimi se si nota che si faticano a percepire diverse frasi.
Questi vengono definiti test audiometrici e aiutano a capire quale sia la soglia in decibel a cui ha persona riesce a percepire un suono. Sono in genere di due tipi: l’audiometria vocale e l’audiometria tonale.
L’audiometria vocale prevede l’utilizzo di una cuffia, attraverso cui vengono fatti ascoltare una serie di parole, che il paziente deve poi ripetere al medico. Si riesce così a stabilire se chi si sta sottoponendo all’esame abbia una possibile lesione e la sua entità.
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L’audiometria tonale, invece, permette di valutare la percezione del suono per via aerea, quindi attraverso delle cuffie, per consentire poi al paziente di indicare la soglia minima di udibilità. Si prosegue poi con un vibratore, che viene appoggiato dietro l’orecchio. La vibrazione che si genera consente di inviare il segnale direttamente al nervo acustico indipendentemente dallo stato di malattia del timpano o della catena ossiculare.
Si può capire così in maniera piuttosto agevole il livello di sordità, oltre alla causa che può averla generata, quindi se ci sia in essere una malattia del timpano o del nervo acustico.
In generale, è bene rivolgersi a un medico se si avverte la necessità di guardare la Tv a un volume più alto del solito, se si deve chiedere a chi abbiamo vicino di parlare più forte o se si sente la necessità di farsi ripetere frasi e parole più volte.