Per chi cede un immobile senza la registrazione di un regolare contratto e per l’inquilino, sono previste delle sanzioni: a quanto ammontano.
Quando si decide di andare a vivere in affitto è obbligatorio sottoscrivere un contratto di locazione con il proprietario. In caso contrario si parla di affitto in nero, circostanza che comporta pesanti sanzioni sia per il locatario sia per l’inquilino.
Con la mancata registrazione del contratto ed il conseguente versamento delle tasse, difatti, si commette evasione fiscale, condotta illegittima che, al superamento di una determinata soglia, secondo quanto stabilisce la legge, diventa un reato. Nonostante, le pesanti sanzioni ed i rischi, sono ancora numerosi i casi di affitto in nero nel nostro Paese.
Affitto in nero, tutte le sanzioni previste dalla legge per il proprietario e l’inquilino
Vivere in affitto senza un regolare contratto registrato presso l’Agenzia delle Entrate, come abbiamo appena accennato, comporta delle pesanti sanzioni sia per il proprietario dell’immobile, sia per il locatario.
L’affitto in nero è ancora una pratica largamente nel nostro Paese e, molto spesso, viene messa in atto con accordi verbali tra le due parti con l’inquilino che corrisponde il canone pattuito non in modalità tracciabili, dunque, in contanti. Le tipologie di affitto in nero possono essere sostanzialmente due: parziale, ossia quando viene registrato un contratto, ma con un canone indicato inferiore a quello pattuito, o totale, quando, invece, non avviene la registrazione del contratto.
In caso di affitto in nero parziale, è prevista per il proprietario dell’immobile una sanzione che varia dal 90% al 180% dell’imposta non versata, la sanzione varia, invece, dal 120 al 240% dell’imposta se non è stato registrato il contratto o se la registrazione avviene dopo i 30 giorni previsti. Infine, è prevista una sanzione dal 60 al 120% dell’imposta se il reddito da locazione non è stato dichiarato nel modello 730.
Sono previste, oltre alla mancanza di tutele, anche sanzioni, per l’inquilino che non ha versato l’imposta di registro e l’Irpef. L’Agenzia delle Entrate potrebbe, dunque, richiedere il versamento delle imposte non versate con le relative sanzioni.
Infine, se un contratto viene registrato oltre i tempi previsti per legge dalla locazione (30 giorni), oltre al pagamento dell’imposta di registro si dovranno corrispondere delle sanzioni che si calcolano in base al ritardo: 6% dopo 30 giorni, 12% dopo 90 giorni, 15% dopo un anno; 17,14% superati i 12 mesi ed, infine, 20% dopo i due anni. Alla somma si aggiunge un ulteriore sanzione del 24% se l’affitto in nero viene scoperto dalle autorità.