Preoccupa molto la confessione di Giuliana De Sio, una celebre attrice che ha vissuto un momento molto difficile.
Giuliana De Sio si è raccontata come non ha mai fatto di fronte a Silvia Toffanin in occasione della sua ospitata a Verissimo. È stata questa per lei l’occasione perfetta per raccontare un momento difficile della sua vita.
Di fronte a Silvia Toffanin quindi ha ripercorso la sua storia d’amore con Elio Petri, un regista che è morto nel 1982. Ma vediamo insieme tutto ciò che ha raccontato su questo argomento.
Il racconto di Giuliana De Sio che ha lasciato tutti senza parole
Giuliana De Sio quindi ha parlato molto della storia d’amore con Elio Petri ricordando che nel momento della malattia fu allontanata dal suo compagno: “Era amore. Amore un po’ disperato, perché lui era un uomo speciale, aveva una testa pazzesca, era molto colto e spiritoso, tutto ciò che una donna potrebbe desiderare”
L’artista continua raccontando che in tre mesi la malattia se l’è portato via. Per tutto questo tempo è stato tenuta lontano dall’amore di quell’uomo perché la famiglia ha voluto prendersi da sola cura di lui. La donna non è stata nemmeno gradita al funerale al punto che è stata messa da parte anche se hanno convissuto per molto tempo.
Durante l’intervista si è parlato molto anche della percezione che hanno avuto di lei al punto che spesso è stata vista come una minaccia, una persona strana. Un qualcosa che però lei vede come un elemento positivo al punto da essere quasi egocentrica in tutto ciò che dice e che fa.
Giuliana De Sio continua affermando che come attrice è stata certamente aiutata nel falso mito della persona strana anche da tutti quei personaggi a cui ha dato il volto. Infatti le sono sempre stati affidati dei ruoli molto borderline, dei personaggi scorretti che sconfinavano anche nella psichiatria.
Nel momento in cui Silvia Toffanin le chiede se sia mai stata trattata male dal mondo dello spettacolo, la risposta che Giuliana De Sio usa è abbastanza chiara. È lei stessa infatti ad affermare di non sentirsi affatto un’attrice difficile e che quindi ogni persona ha la sua croce. Ed è per questo motivo che bisogna mostrare la propria forza di resistere nel tempo proprio come ha fatto lei.
Conclude l’intervista facendo un riferimento a mia Martini: «Purtroppo, la persona che è oggetto di calunnia, è completamente inerme. Se l’affronta con un piglio polemico si dice che ha un cattivo carattere, se non ne parla si dice ‘Non ne parla perché lo sa anche lei che è vero’».
