Si è spento all’età di 84 anni, è stato uno dei narratori più abili di sempre. In seguito alla battaglia con la malattia ha dovuto cedere.
A marzo del 2023, è scomparso una delle grandi penne del giornalismo italiano, nonché celebre conduttore televisivo e scrittore. Stiamo parlando ovviamente di Gianni Minà che di recente, a 84 anni, si è spento, lasciando nel mondo dello spettacolo un vuoto incolmabile. Classe 1938, la sua carriera è iniziata con la fruttuosa collaborazione sulle pagine di Tuttosport, tanto che alla fine ne diventò il direttore dal 1996 al 1998.
Tra i programmi ideati impossibile non citare Alta classe, nel quale ha avuto modo di ospitare figure illustri come Pino Daniele, Massimo Troisi, Ray Charles ma anche Chico Buarque de Hollanda. Poi è stato presentatore per La Domenica Sportiva introducendo, tra l’altro, lo spazio d’approfondimento calcistico intitolato Zona Cesarini. E come dimenticare Un mondo nel pallone, Ieri, oggi…domani? oltre a Te voglio bene assaje con Lucio Dalla.
Gianni Minà, una carriera ricca di successi poi l’improvvisa malattia
Non solo trasmissioni per il piccolo schermo ma anche una passione per il documentario, soprattutto per raccontare le grandi personalità dello sport: Diego Maradona, Platini, Nereo Rocco, Nino Benvenuti, Pietro Mennea e Muhammad Ali – a quest’ultimo inoltre è dedicato il lungometraggio Cassius Clay – Una storia americana. Tra gli amori di Gianni Minà anche il Sudamerica, i suoi fan avranno ancora negli occhi Storia di Rigoberta, Marcos: aquì estamos e Che – Quarant’anni dopo.
Il titolo più importante realizzato in carriera è sicuramente il reportage-confessione da 70 minuti in compagnia del Pibe de Oro intitolato Maradona: non sarà mai un uomo comune, fu pubblicato nel 2021 per raccontare di quando le vicende personali dell’ex calciatore oscurarono le sue imprese sul rettangolo da gioco. Sono solo alcuni dei momenti salienti di una carriera incredibile, sulla sua pagina Facebook è finito il resoconto degli ultimi giorni di vita del leggendario giornalista.
Si legge: “Gianni ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità”.
