Il Granarolo è un tipo di latte molto famoso e utilizzato dalle persone. Eppure molti non sanno che il suo logo nasconde un dettaglio.
Quando si tratta di decidere quale latte comprare, i consumatori hanno a disposizione un’offerta molto ampia. Latte intero, magro o parzialmente scremato, senza lattosio, arricchito di vitamine e minerali, fresco o biologico. Da qualche settimana gli scaffali dei supermercati si sono arricchiti di una nuova tipologia firmata Granarolo, si tratta di G+. Una nuova linea caratterizzata da un contenuto ridotto di zucchero.
La novità è che il latte non contiene lattosio e ha il 30% in meno di zuccheri rispetto al prodotto convenzionale delattosato. I valori di tutti gli altri nutrienti sono praticamente invariati. Per ottenere una riduzione così significativa degli zuccheri senza modificare il contenuto di grassi, proteine, vitamine e minerali, gli esperti hanno messo a punto una tecnologia a filtrazione che permette di separare le frazioni nutritive del latte. In questo modo gli zuccheri vengono isolati sia per ridurne la quantità del 30% sia per scindere il lattosio in glucosio e galattosio, attraverso il trattamento enzimatico con lattasi. Il prodotto finale ha quindi le stesse caratteristiche nutrizionali del latte, salvo contenere meno zuccheri.
Latte Granarolo e il logo
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di ridurre l’apporto di zuccheri nella nostra dieta a meno del 10% del fabbisogno calorico giornaliero: cioè mediamente meno di 50 g di zucchero al giorno. E le aziende, si impegnano, anche su richiesta delle associazioni di consumatori, a riformulare i loro prodotti per migliorarne il profilo nutrizionale. Attenzione, però, la raccomandazione non riguarda gli zuccheri presenti naturalmente nella frutta, nei vegetali e nel latte, come in questo caso, ma quelli aggiunti in alimenti e bevande: glucosio, fruttosio e saccarosio, anche sotto forma di sciroppi.
Abbassare il contenuto in zuccheri di una tazza di latte serve a poco se non vengono fatti interventi simili anche su altri prodotti, derivati del latte come per esempio lo yogurt, dove solitamente la quantità di zuccheri aggiunti è significativa. Per non parlare del fatto che il vantaggio di avere un latte con meno zucchero si azzera se poi abbondiamo con cereali e biscotti.
Basta cedere alla tentazione di mangiare un biscotto in più per compensare la quantità di zucchero “risparmiata” bevendo Granarolo G+. In questo caso l’azienda si è impegnata molto nell’abbassare il contenuto di zuccheri. E un’altra cosa su cui l’azienda si è impegnata ma che pochi hanno notato è il logo. Esso può essere scambiato per una “g” ma in realtà rappresenta una persona che beve! Una mossa veramente intelligente, non vi pare?