Carlo dovrebbe abdicare: è quello che sostiene a gran voce la stampa inglese che, però, non ha fatto i conti con un dettaglio fondamentale.
Carlo III d’Inghilterra sarà un sovrano di transizione. Con quest’espressione si indica di solito il breve regno di un sovrano “di passaggio”, che cioè per un motivo o per un altro non sarà in grado di lasciare un’impronta importante sulla storia di un Paese.
Nel caso di Carlo, che per tutta la vita ha atteso il momento di salire al trono, il vero nemico del suo regno è l’età del monarca, che come sappiamo ha avuto l’opportunità di ascendere al trono a 75 anni. Nonostante il fatto che l’attuale Re d’Inghilterra sia da sempre molto attento alla propria salute, mangi solo cibi biologici e si tenga in gran forma, bisogna ammettere che non disporrà ancora a lungo delle energie necessarie a regnare su un Paese complesso e dinamico come il suo.
Per questo motivo molti tabloid britannici hanno cominciato a parlare della sua abdicazione, presentandola spesso come una scelta tanto saggia quanto necessaria per mantenere la solidità del Regno e soprattutto per dare nuova linfa alla monarchia. Dalla morta di Elisabetta II, infatti, la popolarità della Corona è in caduta e William, dall’alto della sua enorme popolarità, potrebbe risollevarla.
Il vero motivo per cui Carlo d’Inghilterra non può abdicare
Nelle grandi monarchie del resto d’Europa, come Danimarca, Olanda, Belgio e Spagna, è cominciata una grande quanto lenta rivoluzione. I sovrani stanno cominciando a lasciare il trono quando diventano troppo anziani, forse sull’esempio di Papa Benedetto XVI che lasciò il seggio pontificio quando non si sentì più in forze per continuare a regnare sullo Stato Pontificio e sulla cristianità.
Il problema è che nella casa di Windsor le cose non sono così semplici. Elisabetta II avrebbe potuto abdicare quando le forze cominciarono a venir meno e avrebbe potuto accorciare in maniera significativa l’attesa di Carlo, ma non lo ha mai fatto. La Regina infatti soffrì enormemente quando suo zio Edoardo VIII decise di abdicare prima ancora di essere ufficialmente incoronato, passando la corona al padre di Elisabetta, Giorgio VI. Edoardo VIII abdicò per essere libero di sposare la donna che amava, l’americana e divorziata Wallis Simpson e, per questo, venne meno ai suoi doveri verso la Corona.
Il padre della Regina Elisabetta, che non pensava di dover mai diventare Re, si fece carità della responsabilità del Regno senza fiatare e non pensò mai di abdicare, nemmeno di fronte ai gravi problemi di salute che portarono alla sua morte.
Elisabetta II non abdicò per rispetto di suo padre, per essere alla sua altezza e per onorarne la memoria, portando la Corona fino alla fine dei propri giorni, come una martire contemporanea. Con due simili esempi alle spalle, Carlo non avrà mai altra scelta: è nato per portare la Corona fino alla fine dei suoi giorni perché è quello il dovere e il destino della casa di Windsor.