Trasformare i buoni propositi di inizio anno in obiettivi specifici settimanali: ecco i risultati di una ricerca condotta negli Stati Uniti.
Ci risiamo: nuovo anno e nuovi propositi. Puntualmente, ad ogni cambio di data dell’anno in corso, tante e tanti di noi pensano a quali abitudini cambiare, quali “vecchie” attività interrompere una volta per tutte e quali invece mantenere oppure intraprendere per la prima volta, nonché a quali relazioni interpersonali continuare a coltivare oppure, ebbene sì, abbandonare definitivamente.
E sappiamo che non sempre sia facile dar seguito ai “buoni propositi” del nuovo anno: forse abbiamo anche stilato una lista particolarmente accurata, sforzandoci di essere realistici ed il più possibile concreti, affiggendola nelle parti di casa e di uffici anche più impensabili a mo’ di promemoria. Ma poi, dopo qualche settimana o mese di impegno e di sforzi, ecco che le vecchie abitudini tornano a chiederci il permesso di rientrare nella nostra vita, o magari ce le ritroviamo già nuovamente “in casa” senza nemmeno essercene accorti.
Dunque è un’impresa pressoché fallimentare quella della definizione di buoni propositi per il nuovo anno, perché tanto poi non verranno applicati? Ebbene, dipende: perché, secondo una recente ricerca condotta negli Stati Uniti per un’iniziativa di salute pubblica battezzata “The Healthy Monday Refresh”, riuscire ad adottare nuovi comportamenti in grado di migliorare la nostra vita dipende da un fattore principale. Scopriamo qual è.
L’Effetto Lunedì: i risultati della ricerca
Secondo i ricercatori, il fattore critico numero uno affinché i buoni propositi vengano effettivamente adottati a lungo termine nella nostra vita, divenendo quindi a tutti gli effetti abitudini consolidate, è il fattore tempo. Ebbene sì: programmare l’acquisizione delle nuove abitudini organizzandole per intervalli di tempo brevi, ovvero settimanali, garantirebbe un’efficace semplificazione della complessa azione di cambiamento delle attività del nostro quotidiano.
Si chiama “Effetto Lunedì” e, come dichiarato da Ron Hernandez, amministratore delegato del gruppo “The Monday Campaigns” che ha sostenuto l’iniziativa, i dati della ricerca “suggeriscono che le intenzioni per un comportamento sano sono sincronizzate su un ciclo settimanale, con il Lunedì che è il giorno in cui le persone sono più aperte”.
In altre parole, pensiamo ad ogni Lunedì come fosse un nuovo “mini-capodanno” e per ciascuno di essi, dunque 52 volte all’anno, fissiamo un semplice obiettivo da raggiungere durante la settimana in corso. “Ritenendosi responsabili ogni settimana – ha proseguito Hernandez – possiamo esaminare il nostro comportamento senza giudizio e apportare le modifiche di conseguenza”.
Insomma, non obiettivi particolarmente ambiziosi da raggiungere nel corso dell’intero anno, bensì piccoli e semplici traguardi da fissare ogni Lunedì, e da raggiungere ogni settimana. Cominciare a frequentare la palestra, un corso di teatro, cambiare dieta: qualsiasi cosa. E l’82% dei partecipanti intervistati ha confermato l’efficacia del metodo. Cosa ne dite? Provare per credere?