Avere una o più bollette non pagate può essere un grave problema, grazie alla prescrizione risolvere non è impossibile.
I conti che si devono saldare sono sempre numerosi, dalla spesa al supermercato a eventuali problemi o guasti che possono verificarsi in casa, ma senza dimenticare quanto previsto per l’auto o per mutuo o affitto, voci a cui è impossibile sottrarsi. Non arrivare stremati alla fine del mese è quasi impossibile, anche se si ha un lavoro e uno stipendio sicuro, è proprio per questo che in alcuni casi ci si può ritrovare con una o più bollette non pagate, situazione non sempre voluta ma inevitabile quando non si sa bene come gestire tutto.
Un modo di agire come questo ha inevitabilmente delle conseguenze, non sempre si limitano alla mora che fa aumentare l’importo, in alcuni casi si può temere anche il distacco del servizio, l’ipotesi peggiore. Non è detto però che questo possa accadere, con buona pace di chi è in difficoltà, ci sono delle situazioni in cui il debito potrebbe non essere dovuto, ecco quando.
Hai bollette non pagate? A volte puoi farla franca
Tutti noi abbiamo diverse spese da gestire e ricordare, proprio per questo per evitare problemi spesso finiamo per propendere per l’addebito diretto su conto corrente, soluzione che consente al fornitore di prelevare il denaro quando necessario. C’è chi comunque preferisce provvedere personalmente, per questo non è così insolito ritrovarsi con una o più bollette non pagate e il timore di andare incontro a conseguenze poco piacevoli. Non è detto però che questo accada davvero.
A volte infatti le fatture possono dare in prescrizione, questo significa che niente è più dovuto. Si tratta di un termine che abbiamo certamente sentito spesso in riferimento a un reato, ma che può essere applicato alle bollette non pagate. Affinché questo possa accadere è però necessario che si verifichino alcune condizioni ben precise.
Non c’è alcuna necessità di rivolgersi a un giudice per far valere il proprio diritto, tutto avviene in modo automatico, secondo una tempistica che varia a seconda della situazione. Per quanto riguarda luce, acqua e gas, questa scatta dopo due anni, mentre per il telefono e oneri condominiali ordinari vari è necessario attendere cinque anni. Per gli oneri condominiali straordinari, si devono invece attendere addirittura dieci anni.
Il calcolo deve avvenire secondo una modalità stabilita, si parte dalla data di scadenza presente in fattura. Attenzione, però, se si dovesse ricevere un sollecito o un atto giudiziario, come è normale possa accadere, il conteggio si interrompe, a quel punto si deve ricominciare daccapo. Qualora il debitore dovesse ammettere di essere in debito con la società fornitrice, si considera questa azione come un atto interruttivo della prescrizione, visto che si conferma in questo modo di non avere saldato quanto dovuto.
Il creditore ha comunque a sua volta un dovere, deve infatti dimostrare di avere inviato un sollecito o un qualsivoglia atto interruttivo attraverso raccomandata o PEC.