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Assegno Unico: attenzione a cosa succede in caso di separazione o divorzio

Assegno unico, tutti i dettagli su cosa accade in caso di separazione o divorzio. Come viene ripartito in caso di affidamento condiviso.

L’assegno unico per i figli è un tema rilevante per molte famiglie italiane, specialmente in situazioni di separazione o divorzio. Recentemente, si è sollevato il tema che riguarda una specifica domanda: “L’assegno unico spetta anche ai genitori separati o divorziati?”

Le regole dell’assegno unico in caso di separazione o divorzio dei genitori – Newsandcoffee.it

La risposta si trova nella normativa vigente, in particolare nel decreto legislativo n. 230/2022 e nelle indicazioni fornite dall’INPS. Andremo a capirle meglio.

Assegno unico in caso di separazione o divorzio

Secondo l’articolo 2, comma 2, del decreto legislativo n. 230/2022, l’assegno unico per i figli spetta in parti uguali ai genitori che esercitano la responsabilità genitoriale. Questo principio vale anche per i genitori separati o divorziati, a meno che non ci siano disposizioni specifiche come quelle previste dall’articolo 6, commi 4 e 5 del decreto. Questi commi trattano i casi di affidamento esclusivo, la nomina di un tutore, e la possibilità per i figli maggiorenni di richiedere direttamente la loro quota dell’assegno.

La circolare INPS n. 23/2022 chiarisce un punto importante: in caso di genitori separati, l’ISEE di riferimento per l’assegno unico è quello del nucleo familiare in cui risiede il figlio beneficiario. Ciò significa che non è rilevante se il genitore richiedente fa parte dello stesso nucleo familiare del figlio.

In caso di separazione l’assegno può essere ripartito o assegnato a un solo genitore – Newsandcoffee.it

Come fare per inviare la presentazione della domanda e le opzioni di ripartizione. Al momento della presentazione della domanda per l’assegno unico, il genitore richiedente può selezionare l’opzione di ripartizione dell’assegno in parti uguali tra entrambi i genitori. Questa scelta può essere modificata anche in seguito, con effetti dal mese successivo alla comunicazione all’INPS.

Inoltre, in situazioni dove, nonostante l’affidamento condiviso, il giudice stabilisce il collocamento del minore presso un genitore in particolare, è possibile decidere che l’assegno spetti al 100% a questo genitore. Anche questa decisione può essere successivamente rivista, tornando alla divisione del 50% per ciascun genitore.

Il calcolo della “componente familiare”, come precisato all’articolo 5, comma 4, del dlgs n. 230/2021, considera diverse situazioni familiari. Un nucleo familiare con un solo genitore (a causa di vedovanza, non riconoscimento del figlio da parte dell’altro genitore, o allontanamento formale) è trattato diversamente da un nucleo con entrambi i genitori, inclusi quelli con genitori separati o divorziati.

Responsabilità genitoriale condivisa, il messaggio dell’INPS

Il messaggio INPS n. 1714/2022 fornisce ulteriori dettagli, e stabilisce che l’assegno spetta in parti uguali ai genitori con responsabilità genitoriale condivisa, a meno di accordi diversi tra le parti o decisioni giudiziali specifiche. In caso di responsabilità o di affido esclusivo, il genitore può richiedere l’intero assegno.

Assegno unico in caso di divorzio o separazione: ecco cosa dice l’INPS (Foto Ansa) – Newsandcoffee.it

Inoltre, le modifiche alla ripartizione possono essere richieste dopo la presentazione della domanda. Se un genitore viene escluso dall’assegno, può richiedere all’INPS un riesame della situazione, presentando documentazione adeguata. Inoltre, il genitore richiedente ha la possibilità di modificare la sua scelta in caso di cambiamenti nelle condizioni familiari o personali.

L’assegno unico per i figli rappresenta un supporto fondamentale per le famiglie, inclusi i genitori separati o divorziati. È importante che i genitori siano informati sulle normative e sulle procedure da seguire per garantire il benessere dei loro figli, anche in contesti familiari complessi.

Chiara Cacioppo

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