L’INPS pubblica sul portale istituzionale online i bandi per gli assegni di frequenza e per i contributi formativi: scopriamo a chi si rivolgono e come partecipare.
Sono in totale 85 gli assegni di frequenza e 170 i contributi formativi che l’INPS si appresta ad assegnare attraverso i bandi di concorso 2023 pubblicati ufficialmente online negli scorsi giorni sul sito web dell’Istituto. I bandi si rifersicono ai risultati accademici ottenuti durante l’anno scolastico 2022-2023 e sono destinati a nuclei famigliari iscritti alla GAM, ovvero alla Gestione Assistenza Magistrale.
Nello specifico, il bando per gli assegni di frequenza è dedicato agli orfani – ed equiparati – iscritti alla Gestione Magistrale, mentre il bando per i contributi formativi è dedicato a figli o orfani – ed equiparati, anche in questo caso – portatori di handicap, ancora per utenti iscritti alla Gestione Magistrale.
Per avanzare la domanda di candidatura, l’INPS ha predisposto sul proprio portale online istituzionale un’area dedicata, intitolata “Assegni di frequenza per figli ed orfani iscritti alla Gestione Assistenza Magistrale”. In alternativa, è possibile consultare ed utilizzare anche il Portale Prestazioni Welfare, rispettando la scadenza fissata alla giornata di Sabato 30 Dicembre 2023 alle ore 12:00. Vediamo quindi quali sono i requisiti di partecipazione da soddisfare.
I requisiti per partecipare ai bandi INPS 2023 di frequenza e contributi formativi
In quanto al bando INPS 2023 per gli assegni di frequenza, l’Istituto ha reso noti i requisiti da soddisfare per poter essere ammessi alla selezione: innanzitutto occorre aver frequentato – in alternativa – asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie o scuole secondarie di primo grado fino alla classe seconda inclusa, durante l’anno scolastico 2022/2023. Inoltre, occorre essere a carico fiscale del richiedente del bonus e non beneficiare di un’agevolazione analoga del valore medesimo o pari e superiore al 50% dell’importo messo a concorso.
In quanto al bando per i contributi formativi, invece, occorre aver frequentato asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie, scuole secondarie di primo grado fino alla classe seconda inclusa, nonché scuole di formazione e scuole di inserimento al mondo del lavoro durante l’anno scolastico 2022/2023. Anche in questo caso, occorre inoltre essere a carico fiscale del richiedente e non beneficiare di un’agevolazione analoga del stesso valore economico, oppure pari o superiore al 50% dell’importo.
L’Istituto, infine, ha precisato che i bandi di concorso non sono cumulabili. I fondi utilizzati derivano dal Fondo di Assistenza Magistrale, gestiti dall’ufficio di competenza del Credito, Welfare e Strutture Sociali. Il Responsabile del procedimento, invece, è il Direttore Provinciale INPS competente, in base al luogo di residenza del richiedente.