Quando facciamo la spesa e acquistiamo prodotti guardiamo sempre l’etichetta alimentare: da questa possiamo capire se il cibo è dannoso o no
Andare al supermercato per acquistare generi alimentari o prodotti per la cura della persona è una azione che compiamo ogni giorno. Armati di carrello e lista alla mano scegliamo gli alimenti che più ci aggradano o i prodotti che abitualmente usiamo per la cura della persona.
All’acquisto di un genere alimentare molti non fanno caso ad un dettaglio molto importante: la sua etichetta. Sull’etichetta di un prodotto troviamo informazioni importanti che riguardano non solo la data di scadenza ma anche tutti i dettagli relativi la sua composizione. E’ leggendo un’etichetta che possiamo capire se il prodotto è sano o dannoso per la nostra linea e salute.
L’importanza dell’etichetta nella scelta di un prodotto
Un italiano su tre quando acquista un prodotto alimentare non legge l’etichetta. L’etichetta deve essere applicata per legge dalle ditte che producono vari prodotti e deve riportare, sempre per legge, alcuni dati fondamentali senza i quali il prodotto stesso non può essere immesso sul mercato. Per quanto riguarda i generi alimentari gli italiani più che leggere l’etichetta acquistano il prodotto guardandone il packaging o la pubblicità.
Il miglior modo di acquistare un prodotto che non sia dannoso per la nostra salute e per la nostra linea è proprio quello di leggere e capire le etichette nutrizionali. Una singola etichetta è infatti in grado di spiegarci tutto ciò che è importante sapere su di un alimento. Vediamo allora cosa controllare di una etichetta per evitare di acquistare un prodotto dannoso per la nostra salute.
Sono 9 i fattori di una etichetta a cui prestare attenzione. Innanzitutto la denominazione di vendita che rappresenta il nome del prodotto. Se presenti le indicazioni di denominazione d’origine riconosciute dall’UE (DOP; IGP etc), rappresentano un ulteriore garanzia di qualità del prodotto. Un secondo fattore sono gli ingredienti che, sull’etichetta, sono indicati per ordine decrescente di peso dal più al meno abbondante.
Attenzione poi agli aromi e agli additivi. Se in etichetta troviamo scritta la dicitura “aromi” allora si tratta di aromi artificiali prodotti in laboratorio; se compare la dicitura “aromi naturali” si tratta di sostanze ottenute da materie vegetali. Gli additivi sono sostanze autorizzate dalla legge italiana in determinati alimenti e in quantità precise usate per diversi motivi: sono coloranti, emulsionanti, edulcoranti ecc.
Altri fattori da controllare nell’etichetta di un prodotto
Quarto fattore da leggere in etichetta è quello relativo alle calorie che solitamente sono riportate in una tabella nutrizionale riportata sul retro della confezione di un alimento. Prestiamo attenzione anche ai carboidrati e ai grassi. Per quanto riguarda i grassi questi possono essere saturi e insaturi. I saturi sono i grassi cosiddetti “cattivi” mentre gli insaturi sono grassi “buoni”.
Verificare il contenuto di sale è molto importante per essere sicuri di comprare un prodotto sano, specialmente per quanto riguarda tutti i prodotti da forno. Inoltre il sale è un conservante e quindi contenuto in tutti i prodotti in scatola. Ricordiamoci poi di fare caso alla provenienza di un prodotto: i prodotti a chilometro zero sono da preferire per quanto riguarda la conservazione stessa dell’alimento.
Infine, ma non per ultimo, attenzione alla data di scadenza: i prodotti che hanno i tempi di scadenza più lunghi indicano maggiore presenza di conservanti. Un ultimo appunto: non confondiamo la data di scadenza con il Termine Minimo di Conservazione (TMC). La seconda viene indicata con la dicitura ”da consumarsi preferibilmente entro”, la prima “da consumarsi entro”: consumare l’alimento dopo la TMC non è pericoloso, indica semplicemente che l’alimento oltre quella data può perdere sapore e consistenza.