Mangiare l’albume se è rosso può essere davvero un grande rischio per la salute. Ecco perché e quando si verifica questa condizione.
Siamo abituati a pensare al tuorlo dell’uovo con una colorazione più o meno intensa che varia da un giallo piuttosto pallido quando non è di buona qualità ma è comunque commestibile e un arancio intenso nel caso di uova biologiche di ottimo livello.
Quello che si chiama comunemente “il rosso dell’uovo” è in riferimento al tuorlo, certamente non all’albume. Quest’ultimo deve avere un aspetto filamentoso e denso senza colorazione ma completamente trasparente e nell’insieme tendente al giallognolo.
In alcune situazioni però può capitare che l’albume cambi il suo aspetto tipico e assuma un colore decisamente insolito. Può diventare ro0sso e questo non solo non è un bene, ma costituisce un grosso pericolo per la salute.
Bisogna stare alla larga da un uovo che presenta un albume di colore rosso. Si tratta di un’eventualità piuttosto rara, che non si verifica abbastanza spesso, e questa è sicuramente una fonte di tranquillità. Ma nel caso quando si rompe un uovo si vede l’albume colorato di rosso è bene gettarlo via immediatamente.
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Perché l’albume rosso è pericoloso e quando succede
Anche l’istinto invita a non mangiare un albume che si presenta con un colore rosso, si comprende subito che non è un uovo sano. L’albume prende infatti questa colorazione anomala quando c’è in atto una contaminazione batterica.
Si tratta del batterio Pseudomonas, un tipo appartenente alla famiglia delle Pseudomonadaceae. Si dispone a coppie di cellule e al microscopio appare quasi come una cellula unica. Scoperto e nominato così all’inizio del XX secolo, questo batterio è molto pericoloso anche perché è resistente agli antibiotici conosciuti.
Generalmente si trova in natura e non crea problemi fin quando non viene inserito nell’organismo. L’albume dell’uovo quando viene contaminato da questo batterio inizia a diventare prima rosa per poi accrescere l’intensità del colore fino a diventare rosso.
Quando la colorazione è intensa può trattarsi anche di Serratia. È un altro batterio, questo della famiglia delle Yersiniaceae e si trova nell’ambiente, soprattutto nel suolo. Anche questo è resistente agli antibiotici e quindi prima di incorrere in gravi problemi di salute è meglio tenerlo lontano e gettar via le uova contaminate.
C’è però una distinzione da fare. Quando si trovano solo piccole macchie nell’albume e in particolare nella parte vicina al tuorlo, in quel caso non si tratta di contaminazione batterica. Se le macchioline sono piccole e scure si tratta di soltanto di un po’ di sangue della gallina causato dalla rottura dei vasi sanguigni nel momento in cui si è formato l’uovo. Quello non costituisce nessun problema.
