Da sapere: i 13 fatti sorprendenti sul sale che forse non conoscevate. Ecco tutte le informazioni utili e le curiosità.
Lo consumiamo tutti giorni, per insaporire le pietanze. Lo aggiungiamo all’acqua bollente in cui cuociamo la pasta o le verdure. È il sale, conservante e additivo indispensabile in cucina ma anche per la salute, a patto che non se ne abusi. Un eccessivo consumo di sale, infatti, può causare ipertensione, o pressione alta, con tutti i problemi di salute che ne conseguono.
Fin dall’antichità il sale è stato l’ingrediente irrinunciabile per insaporire i cibi ma soprattutto per conservarli. Una volta non c’erano i frigoriferi e il sale era indispensabile per far durare gli alimenti più a lungo. Oggi, con il benessere, e molto più cibo e condimenti a disposizione, tendiamo a consumare troppo sale rispetto a quello di cui abbiamo bisogno. Non solo quello che aggiungiamo come condimento ai nostri piatti ma anche quello che è contenuto in tanti cibi confezionati, spesso senza nemmeno rendercene conto.
Qui di seguito vi segnaliamo i 13 fatti sorprendenti sul sale di cui forse non eravate a conoscenza ma che è interessante conoscere. Ecco di cosa si tratta, tutto quello che bisogna sapere.
I 13 fatti sorprendenti sul sale
I 13 fatti sorprendenti sul sale sono segnalati dal mensile americano Reader’s Digest. Il primo, forse quello più conosciuto e a cui in parte abbiamo già accennato, è il valore che il sale aveva nell’antichità. Proprio per il suo valore, i soldati dell’antica Roma venivano pagati con il sale, da qui viene il termine salario, che indica lo stipendio. Il sale può avere un grande valore anche oggi, quando si tratta di tipologie di sale raro o particolarmente complesso da estrarre e produrre. Come il sale coreano Amethyst bamboo salt 9x che costa poco meno di 190 euro per un barattolino da 240 grammi. Si tratta del sale più costoso al mondo. Grazie al valore che il sale aveva anticamente, la Repubblica di Venezia si è arricchita alla sua importazione, diventando una potenza commerciale alla fine del XIII secolo. Nella storia, il sale ha avuto non solo valore economico ma anche simbolico. Questo spiega perché sia citato molte volte nella Bibbia. Le sue proprietà di conservazione erano anche una metafora della permanenza delle condanne.
Come abbiamo detto prima, il sale, anzi il sodio per la precisione, è contenuto in moltissimi alimenti confezionati e trattati. Non solo i salumi, la carne rossa o i cibi in scatola, ma anche i dolciumi e tanti altri alimenti che non hanno nemmeno un sapore salato. Per questo diventa molto difficile limitarne il consumo, perché nessuno di noi sa bene quanto sale assume di preciso ogni giorno. Meglio limitare i cibi conservati e confezionati.
Tra gli alimenti del junk food, cibo spazzatura, troviamo le patatine fritte, spesso ritenute dannose per la salute non solo per il processo di cottura ma anche per l’elevato contenuto di sale. Eppure si tratta di una leggenda metropolitana, perché gli hamburger da fast food e la pizza contengono più sale delle patatine fritte. Questo accade a causa delle porzioni più grandi dei primi due alimenti.
Anche quando si cuoce la carne in casa, invece di acquistarla già pronta in rosticceria o mangiarla al ristorante, l’eccesso di sale è sempre dietro l’angolo. Perché il sale può essere utilizzato anche nella conservazione della carne cruda. Dunque è bene informarsi prima dell’acquisto.
Il sale marino non è più salutare del comune sale da tavola, questa è una leggenda metropolitana, perché entrambi hanno la stessa quantità di sodio. In ogni caso, anche per chi non ha problemi di ipertensione è sempre raccomandato ridurre la quantità di sale assunto giornalmente. Diminuire il sale a tavola, inoltre, riduce il rischio di mal di testa per gli anziani dai 60 agli 80 anni che soffrono di ipertensione.
Il consumo di sale va ridotto ma non eliminato, perché il sale fa anche bene alla salute. Infatti, aiuta i nostri muscoli a lavorare, agevola il transito di ossigeno e nutrienti e permette ai nervi di inviare i messaggi alle parti del nostro corpo. Come molti sapranno, inoltre, il sale iodato aiuta la prevenzione del gozzo, un disturbo della tiroide causato dalla carenza di iodio.
Infine, una curiosità dagli Stati Uniti. Nel Paese il maggiore utilizzo di sale non è alimentare ma viene impiegato soprattutto sulle strade in inverno, per sciogliere il ghiaccio.